Pagine

sabato 19 luglio 2025

Nullo il contratto di acquisto del certificato di Club Michelangelo - non dovute le spese ad Elodie

Con questo nostro intervento vi segnaliamo un nuovo ed importante passo in materia di validità di un contratto di iscrizione ad uno di questi club vacanza fino al 2053, con obbligo di pagamento delle spese di gestione ( per poter effettuare un controllo della vostra vicenda, potete scrivere a info@consumatoreinformato.it).

Questa vicenda ci consente anche di ragionare in merito al soggetto economico che gestisce queste attività, in quanto l'associato non viene informato in modo completo e trasparente in merito all'esistenza del club.

In termini più semplici, vi siete mai chiesti se esistano mail di convocazione dell’assemblea o un bilancio annuale? E, soprattutto, dove finiscono i soldi versati per gli oneri di gestione annuali?


1) Il classico copione: resort, pressioni, firma e... niente vacanza

Come si finisce a firmare un contratto di iscrizione al Club Michelangelo? Tutto comincia con un appuntamento in uno dei resort del circuito (Ontani, Fenice, Meridie), in Sardegna o Calabria, spesso su invito, oppure perché si è già titolari di un altro certificato vacanza (ad esempio, Club Getaway).

Una volta giunti presso la struttura, i consumatori vengono sottoposti a pressanti inviti a partecipare a un incontro di presentazione del cosiddetto modello Michelangelo, con un invito a firmare il contratto di adesione e provare questo prodotto vacanza.

In questo clima, i consumatori aderiscono al sistema Michelangelo senza valutare criticamente i limiti (come la formula “previa disponibilità”) o le modalità di prenotazione e gestione (come il sistema a punti o l’assegnazione degli appartamenti).

Ed ecco un esempio di suddivisione delle camere con la quota annuale da dover pagare, aspetto centrale e non sempre conosciuto dai consumatori, in quanto riportato esclusivamente negli allegati contrattuali, e non sempre chiaramente illlustrato, così come la stessa suddivisione dei punti vacanza.

L’iscrizione si perfeziona solo dopo l’invio del certificato, che avviene a pagamento completato. 

In questo momento, il consumatore scopre la vera natura del rapporto contrattuale e i vincoli con la società di gestione Elodie S.A.… fino al 2053!

Quando viene avviato il rapporto, ogni anno si devono pagare le spese di gestione, mentre non sempre è possibile prenotare in una struttura, perché il regolamento del club prevede che l'associato possa usufruire del diritto se c'è posto.


2) Il consumatore si ribella - il Tribunale di Milano dà ragione a Elodie

Nel caso di specie, il consumatore ha deciso di interrompere il pagamento delle rate e delle spese di gestione. In risposta, ha ricevuto una formale intimazione di pagamento da parte di Elodie.

La causa è arrivata davanti al Tribunale di Milano, che ha incredibilmente ritenuto valido il contratto, escludendo inadempimenti da parte di Elodie e giudicando sufficienti le informazioni fornite al consumatore.


3) La svolta: la Corte di Appello di Milano ribalta tutto

Il consumatore, tuttavia, non si è arreso e ha fatto ricorso alla Corte d’Appello, chiedendo che fosse riconosciuta la legittimità delle sue ragioni.

E finalmente è stata fatta giustizia.

La Corte ha ribaltato integralmente la sentenza di primo grado, ritenendo nullo il contratto, in quanto non conforme né al Codice Civile né al Codice del Consumo.

"La sottoscrizione del contratto determinava l’adesione a un’associazione del tutto indeterminata nella forma giuridica, nulla essendo specificato in merito nell’articolato contrattuale, e senza che vi fossero indicazioni sulle modalità di gestione e partecipazione degli associati."
"Non viene specificato il certificato di associazione di cui l’appellante sarebbe titolare. Mancano informazioni su periodo di godimento, modalità di scelta del soggiorno, e criteri di selezione in caso di richieste concorrenti."

Tutte queste ragioni hanno portato il giudice a ritenere il contratto di GHT - Elodie privo di un oggetto determinato e con informazioni chiare e trasparenti, con conseguente sua nullità, certificando il diritto del consumatore a non dover pagare per l'acquisto del certificato Michelangelo e le spese di gestione annuali.

Nessun commento:

Posta un commento