Con favore segnaliamo il recente intervento della Commissione europea volto a tutelare i consumatori, dando applicazione alla recente direttiva per tutela dei servizi digitali, chiedendo una serie di chiarimenti alle piattaforme cinesi di commercio elettronico Shein e Temu.
Il controllo avviato dalla Commissione è finalizzato ad accertare se i due operatori dell'e-commerce abbiano dato esecuzione alle novità normative introdotte con Digital services act (Dsa), prevedendo misure tecniche volte a tutelare i consumatori che accedono al servizio on line, e garantire che i beni e i contenuti non siano illegali e dannosi.
E' risultato, come denunciato da alcune associazioni consumatori, che i prodotti offerti nel mercato digitale erano illegali e che sulla piattaforma sono portati avanti "dark patterns", ossia interfacce volte a confondere/ingannare il consumatore.
La Commissione ha ricordato che: "Sia Temu che Shein devono fornire le informazioni richieste entro il 12 luglio 2024. Sulla base della valutazione delle risposte, la Commissione valuterà le prossime tappe. Ciò potrebbe comportare l'apertura formale di un procedimento ai sensi dell'articolo 66 della legge sulla protezione dei dati. A norma dell'articolo 74, paragrafo 2, della legge sulla protezione dei dati, la Commissione può infliggere ammende per informazioni inesatte, incomplete o fuorvianti in risposta a una richiesta di informazioni. In caso di mancata risposta, la Commissione può decidere di chiedere le informazioni mediante decisione. In questo caso, la mancata risposta entro il termine potrebbe comportare l'imposizione di penalità di mora.".
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