domenica 23 dicembre 2012

Dicembre 2001 - dicembre 2012: quali possibilità di recupero per i possessori "tango bond"

Sono trascorsi 11 anni dal default dichiarato dall'Argentina, con conseguente impossibilità per gli investitori italiani di poter riottenere il capitale investito.

Nel dicembre 2001, l'Argentina dichiarava ufficialmente di non poter onorare il proprio debito accumulato nei confronti degli investitori – nazionali e stranieri – ed esercitava il diritto di moratoria previsto nei documenti informativi che accompagnavano la vendita dei tango bond: le Offering Circular.

Il documento informativo di cui trattasi così avvertiva i potenziali acquirenti Gli investitori che prendono in considerazione la possibilità di acquistare le Obbligazioni sono invitati a fare la loro scelta su un’accurata valutazione dei particolari qui di seguito descritti.
L’emittente è uno Stato che, dopo la crisi debitoria degli ultimi dieci anni, nel 1993 ha di fatto rinegoziato totalmente il debito del settore pubblico nei confronti di 750 istituti bancari
”.

Tale evento si verificava il 24 dicembre 2001, allorché l'Argentina dichiarava la Moratoria sul proprio debito estero, ossia la propria impossibilità di poter onorare gli impegni economici verso gli investitori stranieri.

Sono trascorsi 11 anni dalla Moratoria dichiarata dal Governo argentino e molte iniziative sono state intraprese per la tutela dei consumatori italiani.

Una larga parte degli investitori italiani ha aderito alla "ristrutturazione" del debito estero del 2005, traendone vantaggio, in quanto hanno recuperato un valore tra il 30% e il 35% del valore nominale investito.

Molti investitori italiani hanno aderito alla iniziativa della Task Force Argentina (TFA), Organismo ad hoc creato dall'Associazione Bancaria Italiana, la quale ha avviato un arbitrato internazionale presso il Tribunale di New York (ICSID).

Ad oggi, questa procedura non è ancora arrivata nella fase di merito e, secondo la più ottimistica previsione, solo nell'ottobre 2013 dovrebbe esservi una decisione definitiva con la possibilità per gli investitori italiani di poter ottenere la restituzione dei propri denari.

Oltre a questa possibilità, i risparmiatori italiani stanno continuando ad agire nei confronti della banca che ha negoziato l'acquisto delle obbligazioni Argentina, contestando la violazione delle norme di condotta e chiedendo il risarcimento del danno sofferto.

Nel blog potete trovare molti precedenti dei tribunali italiani ove è stata riconosciuta la responsabilità della banca per il danno subito dal cliente con conseguente risarcimento di quest'ultimo.

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