Chi
desidera acquistare un’auto ecologica con le agevolazioni
governative deve avere ancora pazienza. Previsti per il 1° gennaio
2013, gli incentivi ai modelli elettrici, ibridi o con alimentazione
a Gpl e metano sono rimandati a tempo indeterminato per la mancata
delibera del decreto di attuazione contenente le regole per accedere
agli “sconti” previsti dalla Legge 134 del 7 agosto 2012, il
cosiddetto Decreto sviluppo.
- Si
deve prenotare lo “sconto”
La
nuova data per l’avvio degli incentivi è fissata per il 30°
giorno successivo dal giorno di entrata in vigore del regolamento di
attuazione. Secondo le ipotesi dell’Unrae, la norma potrebbe essere
approvata entro 15 giorni dalla fine delle festività natalizie,
quindi entro il 21 gennaio, facendo
diventare operativi i contributi all’acquisto a fine febbraio.
Un
periodo durante il quale dovrebbe essere realizzato l’apposito sito
internet che abilità ad usufruire delle agevolazioni in modo analogo
a quanto avvenuto in passato con gli incentivi per le trasformazioni
di auto a Gpl o metano. In altri termini, si dovrà prenotare lo
“sconto” on line e, secondo indiscrezioni, tramutarlo
nell’acquisto del veicolo a basse emissioni entro i 90 giorni
successivi.
- Risorse
in calo di 20 milioni
Altra
novità poco gradita è il taglio di 20 milioni di euro delle risorse
disponibili. Una sforbiciata che riduce di 10 milioni/anno i
finanziamenti previsti per il 2013 e il 2014, lasciando per il
momento invariato l’importo di 45 milioni destinato al 2015.
Di
fatto, quindi, nel 2013 il budget scende da 50 a 40 milioni di euro,
dei quali 15 destinati ai modelli con emissioni inferiori ai 50
grammi/km (di fatto le elettriche e la Prius Plug-in) e 25 (anziché
35) per quelli con CO2 omologata nelle categorie “da 51 a 95 g/km”
e “da 96 a 120 g/km”.
Viceversa, non è stata comunicata
la ripartizione per gli anni successivi.
Non sono state
modificate, invece, le entità delle agevolazioni che, ricordiamo,
prevedono un contributo del 20% del prezzo d’acquisto fino a un
massimo 5.000 euro (15% fino a un massimo di 3500 euro nel 2015) per
le auto che rilasciano meno di 50 g/km, di 4.000 euro (3.000 nel
2015) per quelle con CO2 non superiore a 95 g/km e di 2.000 euro
(1.800 nel 2015) per i modelli sotto i 120 g/km.
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