sabato 25 maggio 2013

Da Trentino inBlu al blog: "Casa dolce casa - casa & fisco"

La trasmissione radiofonica di questa settimana ha concluso il lungo percorso intrapreso alcuni mesi addietro, finalizzato ad evidenziare i principali argomenti inerenti l'acquisto di un immobile.

Potendo sintetizzare tutti gli argomenti trattati in questo ultimo periodo, possiamo osservare che quando si intende diventare proprietari di un immobile occorre prestare attenzione, in termini di spese da sostenere, alle seguenti voci:

a.- costo del mutuo, nel caso in cui l'immobile sia acquistato mediante il ricorso al credito bancario;
b.- costo dell'agenzia immobiliare, laddove il consumatore intenda affidarsi ad un professionista che lo assista nella fase della mediazione immobiliare;
c.- costo del notaio;

Questi tre aspetti devono essere valutati attentamente dal consumatore, al fine di poter correttamente individuare il costo che può/deve sostenere per acquistare la propria casa.

L'omessa analisi di tali costi, o una valutazione non completamente corretta, aumenta il rischio da parte dell'acquirente di non poter sostenere l'operazione finanziaria con il reddito prodotto.

Un ulteriore argomento che riguarda l'acquisto della casa ha ad oggetto le tasse che devono essere versate all'atto dell'acquisto, nonché quelle che devono essere annualmente pagate.

Acquisto dell'immobile – quali tasse?
Le tasse che devono essere versate dall'acquirente di un immobile variano a seconda del tipologia del venditore.
a. Se il venditore è un soggetto privato, o una impresa non costruttrice
L'acquirente deve versare:
  • imposta di registro (7%)
  • imposta ipotecaria (2%)
  • imposta catastale (1%)
b. Se il venditore è una impresa costruttrice
E' però vero che se il venditore è una impresa costruttrici, il “peso fiscale” collegato all'acquisto varia, in quanto l'acquirente deve vesare il 10% di IVA, nonché euro 168 per l'imposta di registro, euro 168 per l'imposta ipotecaria, euro 168 per l'imposta catastale.
Quest'ultima ipotesi si verifica solo nel caso in cui la vendita dell'immobile si verifica entro anni 4 dall'ultimazione dei lavori.
Si osserva, inoltre, che nel caso di compravendita tra soggetti privati, il calcolo delle imposte dovute dalla parte acquirente con la compravendita immobiliare viene calcolato sul valore catastale dell'immobile, e non sul corrispettivo versato.

Agevolazioni prima casa – quali?
Esistono agevolazioni per coloro che acquistano la “prima casa”, per i quali è previsto il cd. “beneficio fiscale prima casa”, ossia l'applicazione dell'imposizione fiscale in misura ridotta.
L'acquirente versa l'imposta di registro del 3% anziché del 7%; se acquista da impresa costruttrice è tenuto a versare l’IVA in misura del 4% anziché del 10% e le imposte ipotecaria e catastale devono essere versati sempre in misura fissa di 168 euro.
Per coloro che acquistano la prima casa è prevista anche una agevolazione sul pagamento degli interessi sul mutuo, i quali possono essere indicati e detratti ai fini IRPEF, nella misura di euro 4.000,00.

Agevolazioni prima casa – chi può usufruire?
a. abitazione principale
L'acquisto della prima casa implica che l'acquirente adibisca tale immobile come propria abitazione principale, cioè la residenza di riferimento.
b. residenza

Le agevolazioni fiscali prima casa possono essere ottenute da coloro che sono residenti nel medesimo comune ove acquistano l'immobile.
Nel caso in cui siano residenti in altro comune? per poter ottenere il beneficio fiscale, il richiedente deve spostare la propria residenza nel comune ove è ubicato l'immobile entro 18 mesi dal giorno del rogito notarile.
c. l'immobile non può essere venduto nei successivi 5 anni, a meno che.......
L'immobile acquistato con i benefici fiscali non può essere alienato nei cinque anni successivi dall'acquirente, a meno che alla vendita non segua l'acquisto di altro immobile adibito ad abitazione principale.

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