domenica 22 settembre 2013

Deve essere punita la condotta della banca che agisce in modo arbitrario sul conto corrente del cliente

Anche questa domenica la sentenza che proponiamo ha ad oggetto il rapporto che intercorre tra istituti di credito e clienti, argomento sempre attuale e molto spinoso vista la condotta sempre più aggressiva assunta dalle banche in questi ultimi anni.

La Corte di Cassazione è intervenuta in materia, ribadendo il principio secondo il quale la banca non può agire in modo arbitrario e privo di giustificazione nei confronti del correntista, rifiutandosi di dare seguito ad una richiesta di pagamento proveniente da quest’ultimo. 

Nel caso di specie, il correntista aveva sottoscritto un assegno nei confronti del terzo, il quale si era recato all’incasso del titolo presso l’istituto di credito, ricevendo un rifiuto al pagamento dell’effetto bancario da parte dei dipendenti della filiale.Il correntista ha agito in giudizio contro la banca, contestando la condotta arbitraria ed illegittima di quest’ultima, la quale aveva deciso di non permettere il pagamento dell’assegno e tutelare il proprio credito nei confronti del cliente.

La Cassazione ha ribadito il principio secondo il quale la banca non può negare un ordine di pagamento proveniente da un correntista attraverso un assegno ed a fronte del titolo bancario presentato per l'incasso dal terzo, l'istituto bancario non può opporre alcuna eccezione alla richiesta di pagamento.

Se rifiuta di dare seguito a tale ordine è responsabile dei danni sofferti dal cliente, così come dimostrati da quest’ultimo durante il giudizio. Di seguito la sentenza della Cassazione.


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