Negli ultimi tempi, associazioni dei consumatori, Antitrust e Guardia di Finanza hanno messo sotto controllo il mercato dell'olio di oliva, scoprendo vere e proprie condotte commerciali scorrette, al limite della contraffazione.
I prezzi dell'olio di oliva, dopo essere scesi in modo costante negli ultimi anni, hanno segnato un improvviso incremento, dettato da nuove forme di controllo sia sulla provenienza della materia prima utilizzata, le olive, che i metodi di lavorazione del prodotto.
La garanzia della provenienza del prodotto e del metodo di lavoro, contro le continue contraffazioni che sono aumentate in questi ultimi anni, hanno consigliato alcuni piccoli pruduttori (si parla di oltre settecentomila aziende) a lanciare una nuova iniziativa finalizzata a difendere l'olio d'oliva extravergine di qualità prodotto in Italia.
Per ottenere questo risultato, i piccoli produttori hanno creato un “super contrassegno” che, aggiungendosi alle indicazioni obbligatorie previste per legge, viene apposto sulla bottiglia per garantire e certificare la provenienza locale del prodotto.
L'iniziativa, presentata negli ultimi giorni, è stata organizzata da Cno (Consorzio nazionale degli olivicoltori) che, con l’appoggio di Cia (Confederazione italiana agricoltori) e Poligrafico e Zecca dello Stato, ha predisposto questo speciale bollo, molto simile a quello apposto sulle bottiglie di vino, e il cui fine è quello di tutelare i consumatori da possibili frodi.
La speranza è che questa iniziativa trovi il sostegno da parte del Ministero dell'Agricoltura e delle autorità nazionali ed europee, perché potrebbe rappresentare una importante iniziativa di tutela dei consumatori e del mercato.
I prezzi dell'olio di oliva, dopo essere scesi in modo costante negli ultimi anni, hanno segnato un improvviso incremento, dettato da nuove forme di controllo sia sulla provenienza della materia prima utilizzata, le olive, che i metodi di lavorazione del prodotto.
La garanzia della provenienza del prodotto e del metodo di lavoro, contro le continue contraffazioni che sono aumentate in questi ultimi anni, hanno consigliato alcuni piccoli pruduttori (si parla di oltre settecentomila aziende) a lanciare una nuova iniziativa finalizzata a difendere l'olio d'oliva extravergine di qualità prodotto in Italia.
Per ottenere questo risultato, i piccoli produttori hanno creato un “super contrassegno” che, aggiungendosi alle indicazioni obbligatorie previste per legge, viene apposto sulla bottiglia per garantire e certificare la provenienza locale del prodotto.
L'iniziativa, presentata negli ultimi giorni, è stata organizzata da Cno (Consorzio nazionale degli olivicoltori) che, con l’appoggio di Cia (Confederazione italiana agricoltori) e Poligrafico e Zecca dello Stato, ha predisposto questo speciale bollo, molto simile a quello apposto sulle bottiglie di vino, e il cui fine è quello di tutelare i consumatori da possibili frodi.
La speranza è che questa iniziativa trovi il sostegno da parte del Ministero dell'Agricoltura e delle autorità nazionali ed europee, perché potrebbe rappresentare una importante iniziativa di tutela dei consumatori e del mercato.
Qui potete vedere un esempio di contrassegno per le bottiglie di olio.
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