lunedì 2 marzo 2020

Nuove tutele per il consumatore digitale con la Direttiva 2019/2161

Con il 1° gennaio 2020 è entrata in vigore la Direttiva (UE) 2019/2161, norma comunitaria chiamata a riorganizzare le tutele in favore dei consumatori in relazione alle pratiche commerciali scorrette, le clausole abusive nei contratti conclusi con il professionista e la direttiva sui prezzi del 1998.

La norma mira, all'esito dell'approvazione nei vari paesi europei, a fornire una forma di tutela unitaria per il consumatore, in particolar modo per le transazioni on line.

L'oggetto della direttiva, in tal senso, è quello di contrastare le pratiche commerciali scorrette, fondate su condotte aggressive e false comunicazioni, e che sempre più spesso si sviluppano in rete, come denunciato anche da questo blog.


La disposizione comunitaria interviene per:

- migliorare i diritti spettanti ai consumatori vittime di marketing aggressivo e pratiche commerciali sleali;

- garantire maggiore chiarezza e trasparenza nelle transazioni online, in particolare con riferimento ai prezzi applicati o alla classificazione dei prodotti;

- regolare le recensioni on line e differenziarle rispetto alla pubblicità;

- disciplinare la "dual quality", ossia la pratica commerciale, fondata sul marketing, con la quale in un paese membro viene promosso un bene come identico a prodotti commercializzati in altri paesi, quando vi sono evidenti differenze nelle caratteristiche e composizione del bene oggetto di vendita. La nuova normativa introduce, da questo punto di vista, nuove ipotesi di pratica commerciale sleale e pubblicità ingannevole.

- prevedere nuove soluzioni giuridiche in favore del consumatore rimasto vittima una pratica commerciale scorretta, accertata dalla competente Autorità: il consumatore potrà chiedere la risoluzione del contratto o la riduzione del prezzo od ancora la compensazione.

Di seguito, la Direttiva (UE) 2019/2161.

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