Questa domenica poniamo la nostra attenzione su un recente provvedimento reso dalla Corte di giustizia dell'Unione europea in materia di commercio di organismi geneticamente modificati (OGM), argomento delicato per il quale esiste una peculiare disciplina a livello comunitario.
La Corte di giustizia è stata chiamata a valutare la liceità di un particolare OGM ottenuto con mutagenesi casuale e che nel territorio francese non era oggetto di di controlli statali previsti dalla Direttiva 2001/18/CE.
Occorre premettere che la mutagenesi casuale è una tecnica con la quale viene indotta la mutazione genetica spontanea di un organismo vivente, attraverso l’uso di determinate sostanze chimiche che alterano la composizione genetica delle cellule vegetali.
Tale mutazione produce, come effetto, piante più resistenti e tolleranti ai cambiamenti climatici, con l'aumento di varietà di organismi e tempi di produzioni.
La mutagenesi prevede due tecniche: in vitro (gli agenti mutageni sono impiegati su cellule della pianta) o in vivo (gli agenti mutageni sono impiegati sulla pianta intera o su parti di piante).
L'attenzione della Corte di giustizia si è focalizzata sulla tecnica riproduttiva in vitro, interpellata dal giudice francese in merito all'obbligo di previsione o meno dei controlli previsti dalla sopracitata direttiva o possa essere applicata una deroga.
Secondo il la sentenza, il metodo della mutagenesi in vitro può essere oggetto di deroga, con esenzione dai controlli comunitari, in quanto "gli effetti inerenti alle colture in vitro non giustificano che da tale deroga siano esclusi gli organismi ottenuti mediante l'applicazione in vitro di una tecnica o di un metodo di mutagenesi utilizzati convenzionalmente in varie applicazioni in vivo con una lunga tradizione di sicurezza relativa a tali applicazioni".
In altri termini, secondo la Corte di giustizia dell'Unione europea anche questa tecnica non deve essere assoggettata al regime di controllo degli organismi geneticamente modificati previsto dalle norme comunitarie, non sussistendo differenze sostanziali tali da giustificare l'applicazione rigida del diritto comunitario.
Il rischio prospettato da più parti è che questa sentenza possa aprire le porte alla massiccia immissione sul mercato di prodotti OGM privi di controllo, sia con riferimento al prodotto che agli effetti sul consumatore, alterando il mercato e non garantendo la salute pubblica.
Corte di giustizia dell'Unione europea - sentenza C - 668/2021
OGM - tecnica di modificazione genetica (mutagenesi) - Corte di giustizia UE by Consumatore Informato on Scribd
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