venerdì 12 gennaio 2024

Buoni fruttiferi postali. Dalla culla alla vecchiaia: istruzioni per l’uso dei nuovi prodotti sul mercato

Fonte: Il Fatto Quotidiano
4 dicembre 2023
Dalla culla alla vecchiaia. Così si potrebbero inquadrare i due ultimi buoni postali proposti dalla Cassa Depositi e Prestiti (CDP). I primi vanno sottoscritti a favore di minorenni, sono detti buoni per minori e fruttano sorprendentemente tanto: addirittura il 6% annuo composto per durate poco inferiori ai 18 anni, cioè se intestati a un bambino piccolissimo. Per tassi analoghi bisognerebbe rivolgersi a titoli della Romania (!). I Btp 2051 del Tesoro, con durata finanziaria simile, rendono solo il 4,5%. In un certo senso (finanziario) la CDP offre a 100 qualcosa che, se fosse quotato, varrebbe circa 125.

Ma i buoni per bambini o bambine, ragazzi o ragazze sono una cosa particolare, col vincolo dell’autorizzazione di un giudice tutelare per riscattarli. Il loro senso principale non è tanto strappare un alto rendimento, quanto ottenere una forte garanzia che la somma regalata resti a chi è destinata e non venga utilizzata malamente dai genitori. Prescindendo da tale rischio, tanto vale che essi conservino a proprio nome quanto ricevuto per la loro prole, magari in un conto separato per maggiore chiarezza e semplicità.

L’altra novità è il buono Soluzione Futuro, una riedizione modificata del buono Obiettivo 65, non più emesso dall’aprile 2022. Uno versa una cifra più o meno grande e al 65° compleanno avrà disponibile almeno altrettanto in potere d’acquisto, cioè rivalutato dalla sottoscrizione a quella data in base all’inflazione dell’eurozona, presumibilmente simile a quella italiana. Se poi uno non ritira i soldi, li riceverà indietro con un rendita mensile dai 65 agli 80 anni. In quegli anni matureranno interessi del 3,5% lordo, ma senza più agganci al costo della vita. La soluzione non è perfetta, anche per le immancabili imposte, ma è molto più difensiva della previdenza integrativa, rischiosa, costosa e priva di ogni trasparenza.

In ottobre è stata anche aggiornata l’offerta di diversi buoni fruttiferi a tasso fisso. Chi ha emissioni passate, ma relativamente recenti, farebbe bene a valutare la convenienza a passare alle ultime. Dopo una risalita dei tassi d’interesse, è normale che convenga riscattare determinati buoni e spostarsi sui nuovi. Ciò vale per esempio per i buoni ordinari sottoscritti nel 2020-2021, un periodo storico di tassi addirittura negativi. Abbiamo sviluppato varie simulazioni nell’ambito del mio corso per la laurea in Matematica e le conclusioni lasciano adito a pochi dubbi.

Anche molti che hanno buoni Obiettivo 65, si domandano se convenga passare a Soluzione Futuro, un prodotto che innegabilmente appartiene allo stesso filone. In linea di massima la risposta è negativa per un semplice motivo. Emesso dal novembre 2020 al maggio 2022, ha già cumulato un 10-15% di rivalutazione per l’aumento dei prezzi in Italia, e questa andrebbe persa riscattandolo prima della scadenza.

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