mercoledì 7 novembre 2012

Provincia di Trento: Valli Giudicarie - inaugurato il centro integrato per il trattamento dei rifiuti

«Siamo ad inaugurare questa struttura a pochi metri dalla discarica e non si sente alcun odore. Credo sia la testimonianza del buon lavoro fatto, ieri, dal Comprensorio e, oggi, dalla Comunità delle Giudicarie». Con queste parole del responsabile dell'Ufficio Tecnico della Comunità delle Giudicarie Maurizio Polla si è aperta questa mattina in località Bersaglio a Zuclo l’inaugurazione del Centro integrato per il trattamento dei rifiuti, un centro che permette di migliorare il controllo sia della qualità dei rifiuti differenziati, che avviene in un ambiente protetto, sia della discarica, con un sistema di monitoraggio dei parametri sensibili all'avanguardia. Il centro è dotato di una palazzina dove trova ubicazione il Servizio Igiene Ambientale della Comunità delle Giudicarie e che ospita una sala conferenze predisposta anche per avviare percorsi di educazione ambientale dedicati alle scuole.



«Con questa nuova struttura si compie un passo importante nella complessa gestione dei rifiuti» ha sottolineato la Presidente della Comunità delle Giudicarie Patrizia Ballardini. «Il miglioramento della gestione dei rifiuti che arrivano in discarica ed altresì il monitoraggio del ciclo dei rifiuti sta alla base di un processo di razionalizzazione del servizio e ci permette di ottenere un miglior rapporto tra spesa e servizio. Un traguardo possibile solo se ci sarà la partecipazione attiva dei cittadini che devono avere ben chiaro che hanno un ruolo decisivo non solo nel contenimento dell'ingente spesa che lo smaltimento dei rifiuti richiede, ma anche nella salvaguardia ambientale e nella ecosostenibilità del servizio. Proprio per favorire il coinvolgimento e la partecipazione dei giudicariesi abbiamo l’ambizione che la località Bersaglio diventi anche un polo per l'educazione ambientale e un luogo di confronto con la cittadinanza sul tema dei rifiuti, a partire dal prossimo anno».
Base operativa del Centro di trattamento dei rifiuti un ampio capannone dove vengono convogliati tutti i rifiuti derivanti dalla raccolta “stradale”, quella fatta attraverso le isole ecologiche, e di quella dei privati dotati di cassonetti propri, al netto del rifiuto residuo che viene portato direttamente in discarica. Il poter controllare i rifiuti in un ambiente sotto tettoia permette un lavoro agevole e ottimale consentendo di aumentare la qualità della differenziata.
«Questo impianto si inserisce in un sistema di gestione più ampio della raccolta dei rifiuti -ha sottolineato l'Assessore ai lavori pubblici, ambiente e trasporti Alberto Pacher - In questi ultimi anni si sono raggiunti risultati importanti favoriti anche dalle puntuali campagne di sensibilizzazione che hanno portato ad una responsabilizzazione del cittadino di fronte ai problemi ambientali. Grazie anche all'ottimo lavoro fatto dalla Comunità delle Giudicarie dove si è raggiunto in poco tempo l'80% di differenziata, il Trentino ha superato il 70% di rifiuto differenziato, un risultato sicuramente eccezionale che pone il nostro territorio tra i più virtuosi in Italia e tra le eccellenze in Europa e che impone allo stesso tempo di mettere a punto un piano di revisione della gestione dei rifiuti a livello provinciale». «La Comunità delle Giudicarie è riuscita a passare in meno di due anni dall'essere fanalino di coda all'essere tra i territori più virtuosi del Trentino in termini di percentuale di differenziato- ha puntualizzato Daniele Tarolli Assessore all'Ambiente, Filiera rifiuti, Energia.- Ora la sfida è di riuscire a migliorare ancora anche in termini di qualità in modo da poter mantenere basse le tariffe».
Risultati quantitativi importante che fanno migliorare le prospettive per il futuro ma che inducono anche un severo impegno per il monitoraggio della qualità della differenziata. Funzionale a questo è il capannone dove tutte le tipologie di rifiuto vengono controllate separatamente: le prime analisi stanno evidenziando dei buoni margini di miglioramento per quanto riguarda la qualità. «L'aver concentrato in un'unico centro la parte amministrativa tecnica e operativa del servizio, ci permette di migliorare l'efficienza anche in virtù della complessità di organizzare la raccolta rifiuti su un territorio vasto come quello delle Giudicarie» Ha puntualizzato l’ing. Ivan Castellani responsabile del Servizio Igiene Ambientale delle Giudicarie. «L'obiettivio primario è quello di poter migliorare la qualità del differenziato, mediante un controllo su quanto conferito nel centro integrato e attraverso la “pulitura” dei rifiuti, e allo stesso tempo aumentare la possibilità di monitoraggio di tutte le operazione che avvengono nel centro; tutto ciò nell'ottica di diminuire sempre più il rifiuto non più recuperabile e di vedere il rifiuto come risorsa riutilizzabile e non più come qualcosa da nascondere in zone d'ombra».
Il Centro integrato per il Trattamentio Rifiuti, a fianco della struttura principale, è dotato di un altro capannone dove trovano spazio un magazzino e un'officina oltre ad un'area specifica per il trattamento di alcune tipologie di rifiuti pericolosi come pile e batterie. Tutta l'area dispone di un controllo molto “spinto” sia per quanto riguarda la gestione dei rifiuti, mediante videosorveglianza, sia della discarica della quale si possono monitorare in tempo reale i più importanti valori, quali il livello di falda, la produzione di biogas, la qualità delle acque, il percolato, riuscendo ad evidenziare tempestivamente eventuali anomalie del sistema.
Proprio il controllo e la captazione della produzione del biogas ha consentito di generare energia elettrica. «In un anno abbiamo prodotto un milione e trecentomila chilowattora- ha precisato il presidente di Geas Giorgio Marchetti – e allo stesso tempo abbiamo eliminato gli odori raccogliendo i gas provenienti dalla discarica e bruciandoli attraverso un impianto di ultimissima generazione dotato di un post combustore che permette l'abbattimento di tutti gli inquinanti».
Completa il centro di Trattamento la palazzina dove sono ospitati gli uffici dei 5 impiegati, tecnici e amministrativi, che si occupano della gestione rifiuti e che permette loro un contatto costante e diretto con la realtà e con le possibili problematiche connesse al servizio. La palazzina è dotata di una sala conferenza sia per incontri formativi per gli addetti alla gestione rifiuti, sia per gli amministratori che per i cittadini. Inoltre servirà per avviare un percorso di educazione ambientale con i ragazzi giudicariesi che coinvolgerà le scuole e che avrà il compito, e il merito, di rendere chiara e visibile la filiera dei rifiuti e l'importanza di un corretto comportamento del cittadino all'interno della stessa.
Nel corso della presentazione del Centro Integrato per il trattamento rifiuti è stata inaugurata anche la mostra “Più Meno Rifiuti”, un modo interattivo per proporre utilizzi diversi di ciò che consideriamo rifiuto e intensificare la diffusione del concetto di riutilizzo e riuso. La mostra, organizzata con la partecipazione dell’Agenzia Provinciale per l’Ambiente e della Rete trentina educazione ambientale sarà aperta fino a fine novembre. Un'iniziativa che nella mattinata ha già incontrato e soddisfatto la curiosità dei giovani delle scuole elementari di Rango e che rientra nei molteplici progetti messi in campo per sensibilizzare la popolazione verso le tematiche ambientali e del paesaggio. Tra questi, come annunciato dalla Presidente Ballardini, il workshop che si terrà a fine gennaio sulle tematiche del paesaggio e recupero del paesaggio con approfondimenti sul tema della discarica e lo spettacolo che la Scuola Musicale delle Giudicarie metterà in scena per aiutare la Comunità a veicolare il messaggio dell'importanza di comportamenti corretti da parte del singolo cittadino nella salvaguardia del territorio e dell'ambiente.
fonte: Provincia di Trento







Nessun commento:

Posta un commento

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...