venerdì 11 marzo 2016

Le regole del buon consumatore contro la contraffazione

Con il termine “contraffare” si intende la riproduzione di un bene in maniera tale che venga scambiato per l’originale ovvero produrre, importare, vendere o impiegare prodotti o servizi coperti da proprietà intellettuale.

La commercializzazione di prodotti contraffatti ha delle conseguenze gravi non solo sull’economia del Paese, ma soprattutto puà causare importanti problematiche  alla sicurezza e alla salute dei consumatori.

La vendita di merce contraffatta avviene attraverso differenti canali di distribuzione, può compiersi attraverso:

- mercati esterni alla distribuzione regolare (es. bancarelle o spiagge, oppure tramite Internet);
 
- negozi appartenenti alla distribuzione regolare.

Ecco pratici consigli per difendersi dal pericolo di acquistare inconsapevolmente merce contraffatta.

I danni della contraffazione

(1) Salute
: i prodotti contraffatti, non seguendo processi produttivi controllati e a norma di legge, comportano rischi per la salute di chi indossa il prodotto contraffatto, a causa dei possibili agenti chimici, coloranti e collanti (allergenici o addirittura cancerogeni), utilizzati nella lavorazione delle calzature.
 
(2) Sicurezza e Ambiente: il prodotto contraffatto molto spesso utilizza materiali e sostanze nocive che si disperdono nell’ambiente, sia durante il processo produttivo che nello smaltimento del prodotto finito o dei residui di lavorazione.

(3) Tutela sociale: la contraffazione indebolisce il tessuto produttivo  ed economico del paese, sottraendo posti di lavoro ed incrementando lo sfruttamento della mano d’opera.
Sanzioni: acquistare prodotti falsi comporta una sanzione per l’acquirente finale da 100 euro a 7.000 euro.

(4) Rapporto qualità/prezzo: la qualità di un prodotto contraffatto corrisponderà al prezzo pagato dal consumatore sia per la scarsa fattura dello stesso, sia per la mancanza di garanzie sulla qualità e sulla conformità alle vigenti normative in termini di sicurezza e per l’assenza di riferimenti sull’assistenza post vendita.

(5) Fisco: l’industria del falso produce un danno allo Stato, sottraendo all’erario una quota significativa di gettito a causa della diminuzione delle entrate, dell’evasione fiscale e di quella contributiva.

(6) Criminalità: contraffazione ed abusivismo alimentano la malavita e la criminalità organizzata.
 
(7) Aspetto etico-sociale: la contraffazione è considerata ‘reato minore’. Ciò conferma, purtroppo, un atteggiamento permissivo verso chi compra il falso e fa emergere l'urgente necessità di promuovere sempre di più una cultura della legalità.


Le regole del  BUON CONSUMATORE

La contraffazione non è sempre evidente.

Vi indichiamo, di seguito, le regole base del buon consumatore per evitare di acquistare inconsapevolmente merce contraffatta:

prezzo troppo basso
evitare di comprare prodotti troppo economici; spesso dietro la grande occasione si nasconde un prodotto di scarsa qualità, che non dura, e si deteriora molto prima dell’originale.

rivolgersi ai venditori autorizzati
ai quali poter chiedere garanzie sull’origine della merce;
diffidare di prodotti la cui vendita viene proposta per strada o sulla spiaggia da venditori irregolari, in banchetti e mercatini improvvisati, ecc.

chiedere consigli
avvalersi, prima di eseguire acquisti di rilevante valore, della consulenza di persone che abbiano maggiore conoscenza del prodotto.

leggere con attenzione l'etichetta
l’etichetta è la loro “carta d’identità”: diffidare di quelle con scritte minuscole o poco chiare o prive delle indicazioni d’origine e del “marchio CE”;  la trasparenza del marchio, la descrizione del processo produttivo e del luogo di produzione e altre caratteristiche, sono elementi fondamentali di garanzia che devono essere riportatati sull'etichetta del prodotto.

controllare la confezione
Acquistare solo prodotti  con imballaggi integri, con l'indicazione del nome del produttore, assicurandosi sulla loro provenienza e  qualità.

diffidare del “porta a porta”
se non si ricevono notizie precise sull’identità e sui recapiti (telefono, domicilio ecc.) del venditore è possibile che si tratti  di prodotti contraffatti.

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