In
Italia sono numerose le famiglie composte anche da un amico a 4
zampe: più precisamente, nelle case italiane vi sono circa 6.800.000
cani e 8.500.000 gatti.
Allo
stesso tempo, però, nonostante l'art. 727 del codice penale reciti:
"Chiunque
abbandona animali domestici o che abbiano acquisito abitudini della
cattività è punito con l'arresto fino ad un anno o con l'ammenda da
1.000 a 10.000 euro. Alla stessa pena soggiace chiunque detiene
animali in condizioni incompatibili con la loro natura, e produttive
di gravi sofferenze", sono
moltissimi anche i cani e i gatti che ogni anno, (soprattutto nei
periodi che coincidono con l'inizio del
nuovo anno e con le vacanze estive), vengono abbandonati:
rispettivamente 50.000 e 80.000.
Quali
sono i motivi che spingono le persone a compiere questo assurdo
gesto?
Secondo
uno studio
condotto nel 2010, le principali motivazioni alla base dell'abbandono
di cani e gatti sono state le cucciolate indesiderate, i cambi di
domicilio, i fattori economici, la perdita di interesse per l'animale
e il comportamento problematico dell'animale. Tra le motivazioni meno
frequenti, invece, si annoverano la fine della stagione della caccia,
le allergie di qualche membro della famiglia, la nascita di un
figlio, il ricovero in ospedale o il decesso del proprietario, le
vacanze e la paura di contrarre la toxoplasmosi durante la
gravidanza.
Ovviamente
questi dati sono molto instabili e tendono a cambiare nel tempo, ma
sono, in ogni caso, forieri di informazioni: sempre più spesso
l'atto dell'abbandono deriva dall'incompatibilità
tra alcuni proprietari e alcuni animali domestici. Molte volte il
futuro padrone non ha idea di quali siano le implicazioni pratiche
del vivere con un animale e, in alcuni casi, si crea delle
aspettative sbagliate circa il comportamento ed i bisogni del suo
animale.
Al
fine di evitare queste “incomprensioni”, che di frequente
conducono a delle situazioni disastrose e drammatiche, soprattutto
per gli amici a 4 zampe, sono numerose le campagne di
sensibilizzazione che stanno lavorando in questa direzione. Infatti,
oggi, sempre più persone consultano un professionista del settore
per conoscere le aspettative realistiche riguardo alle attenzioni di
cui avrà bisogno l'animale in termini di tempo, di denaro, ma anche
di “salvaguardia della salute”, prima di scegliere l'animale che
meglio “si adatta” al proprio stile di vita.
Inoltre,
prima dell'adozione, i futuri proprietari vengono sottoposti a
diversi controlli per garantire la migliore integrazione possibile
con il cucciolo.
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