Fonte: Il Fatto Quotidiano 9 luglio 2018 |
L’organo di vigilanza su fondi pensione e simili (Covip) ha recentemente pubblicato i dati del 2017 con una sintesi del presidente Mario Padula. Peccato che molte parti debbano essere tradotte, per capire come stanno le cose.
Per esempio leggiamo che “gli iscritti ai fondi negoziali sono aumentati del 7,8%. Come già nel 2016 la crescita è determinata principalmente dalle nuove adesioni contrattuali”. Traduzione: Per quanto si sgolino, i sindacalisti-assicuratori non convincono più; per fortuna funzionano le cattive maniere, ovvero le iscrizioni coatte nei fondi chiusi.
Però “il forte aumento delle iscrizioni […] contrattuali si è tradotto in un aumento modesto dei flussi contributivi” per cui ora “all’adesione contrattuale debbono fare seguito iniziative […] per promuovere un’adesione piena dal punto di vista contributivo”. Traduzione: Li abbiano iscritti a viva forza, ora voi sindacalisti, economisti e giornalisti non battete la fiacca! Convinceteli ad aprire il portafoglio e versare altri soldi!
Inoltre “i giovani rimangono ai margini del sistema di previdenza complementare” che si traduce in: Mica scemi i giovani! Non si lasciano legare la mani per 40-50 anni.
Comunque “le prestazioni pensionistiche sono state erogate in capitale per 2,6 miliardi e in rendita per circa 700 milioni di euro”. Ovvero: Altroché pensioni di scorta. Appena può, la
stragrande maggioranza agguanta i soldi e scappa.
Infine per concludere la Covip chiede “l’attribuzione della vigilanza a un’unica autorità nei settori della previdenza complementare e della sanità integrativa”, tipo il fondo Metasalute dei metalmeccanici ecc. In parole povere sarebbe: Date a noi della Covip anche la vigilanza sulla sanità integrativa. È vero che non c’entra un tubo, ma così incasseremo più soldi, potremo gonfiare l’organico e avremo più potere. Un accorato appello della serie “Cicero pro domo sua”.
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