Questa domenica torniamo a puntare la nostra attenzione sul sistema di rilevamento della velocità con l'autovelox e la validità della sanzione amministrativa.
La Corte di Cassazione, con la recente sentenza n. 4090/2019, ha limitato la validità del controllo della velocità attraverso un sistema velox, ribadendo il principio secondo il quale l'autovelox non può essere predisposto in tutte le strade.
Codice della Strada, infatti, individua delle caratteristiche minime che il tratto stradale deve presentare affinché possa essere prevista l'installazione di un sistema di controllo della velocità a distanza.
Ed in particolare, come osservato dalla Cassazione, il tratto stradale deve essere incluso nell'elenco prefettizio come strada urbana ad alto scorrimento.
I requisiti per includere una strada urbana nell'elenco prefettizio è la presenza di una banchina pavimentata a destra e del marciapiede, in assenza dei quali non può essere installato l'autovelox.
La Cassazione osserva, a tal proposito, che "[…] il legislatore ha affidato al prefetto il compito di selezionare, tra le strade urbane di scorrimento, quelle in cui si rende necessario il controllo a distanza, ed ha previsto che la selezione debba avvenire sulla base della valutazione degli elementi espressamente indicati nell'art. 4, comma 2, d.l. n. 121 del 2002, vale a dire il tasso di incidentalità e le condizioni strutturali, plano - altimetriche e di traffico della strada, condizioni che devono essere tali da rendere non possibile il fermo di un veicolo senza recare pregiudizio alla sicurezza della circolazione, alla fluidità del traffico o l'incolumità degli agenti e dei soggetti controllati".
Di seguito, la sentenza della Cassazione n. 4090/2019.
La Corte di Cassazione, con la recente sentenza n. 4090/2019, ha limitato la validità del controllo della velocità attraverso un sistema velox, ribadendo il principio secondo il quale l'autovelox non può essere predisposto in tutte le strade.
Codice della Strada, infatti, individua delle caratteristiche minime che il tratto stradale deve presentare affinché possa essere prevista l'installazione di un sistema di controllo della velocità a distanza.
Ed in particolare, come osservato dalla Cassazione, il tratto stradale deve essere incluso nell'elenco prefettizio come strada urbana ad alto scorrimento.
I requisiti per includere una strada urbana nell'elenco prefettizio è la presenza di una banchina pavimentata a destra e del marciapiede, in assenza dei quali non può essere installato l'autovelox.
La Cassazione osserva, a tal proposito, che "[…] il legislatore ha affidato al prefetto il compito di selezionare, tra le strade urbane di scorrimento, quelle in cui si rende necessario il controllo a distanza, ed ha previsto che la selezione debba avvenire sulla base della valutazione degli elementi espressamente indicati nell'art. 4, comma 2, d.l. n. 121 del 2002, vale a dire il tasso di incidentalità e le condizioni strutturali, plano - altimetriche e di traffico della strada, condizioni che devono essere tali da rendere non possibile il fermo di un veicolo senza recare pregiudizio alla sicurezza della circolazione, alla fluidità del traffico o l'incolumità degli agenti e dei soggetti controllati".
Di seguito, la sentenza della Cassazione n. 4090/2019.
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