L'automobilista che lascia il mezzo parcheggiato sulle strisce blu oltre il termine previsto dal ticket, viola una norma amministrativa e non un obbligo contrattuale.
Il principio è stato ribadito dalla Corte di Cassazione è tutt'altro che irrilevante, in quanto affronta una classica fattispecie che possiamo trovare, ogni giorno, nelle città italiane.
Capita a noi tutti di parcheggiare sulle strisce blu, pagando il relativo importo per lasciare il veicolo nella zona, e tornare a riprenderlo oltre il termine indicato nel biglietto.
In questi casi, l'automobilista viola l'art. 7, comma 15, del C.d.S., commettendo un illecito amministrativo, norma che prevede l'ipotesi di evasione tariffaria delle norme previste in materia di sosta regolamentata.
La Corte di Cassazione, con l'ordinanza n. 14083/2021, ha avuto modo di chiarire che "la sosta a pagamento su suolo pubblico che si protrae oltre l'orario per il quale è stata corrisposta la tariffa non costituisce inadempimento contrattuale, ma illecito amministrativo sanzionato all'art. 7, comma 15, C.d.S. trattandosi di evasione tariffaria in violazione delle prescrizioni della sosta regolamentata introdotte per incentivare la rotazione e razionalizzazione dell'offerta di sosta"(cfr. Cass n. 16258/2016)".
La Suprema corte è chiara nell'escludere dall'area del diritto privato il rapporto che si crea tra cittadino e P.A. nel caso di parcheggio in zona blu, trattandosi di violazione della specifica disciplina della regolamentazione della circolazione, con le relative conseguenze per quel che riguarda la modalità e termini di pagamento, la relativa prescrizione e gli obblighi che discendono dalla violazione della norma.
Corte di Cassazione, sesta sezione civile, nell'ordinanza n. 14083/2021
Parcheggio zona blu - pagamento ritardato - illecito amministrativo by Consumatore Informato on Scribd
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