venerdì 4 febbraio 2011

FEDERCONTRIBUENTI: IL MOLTIPLICARSI IN TUTTA ITALIA DELLE INCHIESTE GIUDIZIARIE SU EQUITALIA IMPONE AL PARLAMENTO L’ISTITUZIONE DI UNA COMMISSIONE D’INCHIESTA

Dopo le vicende giudiziarie di Roma, Genova e Napoli, le quali coinvolgono funzionari di Equitalia, è necessario che il Parlamento istituisca una Commissione d’inchiesta per fare luce sull’attività delle società di riscossione. E’ quanto chiede la Federcontribuenti  alla luce dei gravi fatti riportati dalla cronaca e che vedono funzionari di Equitalia responsabili di accuse quali, truffa aggravata e associazione a delinquere. Il Presidente Carmelo Finocchiaro sottolinea la necessità di far chiarezza, una volta per tutte, anche in funzione delle inchieste giornalistiche, cartacee e televisive ospitate da importanti giornali, come il ''Fatto Quotidiano'' e la trasmissione ''Report'' in onda sulla Tv di Stato.  Inoltre, sempre  il Presidente di Federcontribuenti, Carmelo Finocchiaro, ricorda di come, durante la Seduta n. 332 del 7/6/2010, l'on. Scilipoti interrogando il Governo su Equitalia, si espresse nei confronti della società di riscossione: ‘‘ La pressione riscossiva esercitata negli ultimi anni, ha assunto connotazioni di terrorismo tributario ”. Durante la seduta,  cui atti sono al parlamento, l'onorevole riportò quanto scritto da “Il Fatto quotidiano”, del 13 aprile 2010, in cui si riferiva dettagliatamente dell’esistenza di una circolare, inviata a Gerit, nella quale era riportato un dettagliato elenco di persone, imprese e partiti a cui non bisognava inoltrare procedure esecutive e comunque si davano disposizioni di non riscuotere il dovuto all’erario. ” Oggi, la questione della riscossione necessità di una profonda riforma e del ritorno ad un sistema di regole che garantiscano ai contribuenti di potere esercitare i propri diritti ed allo Stato di poter riscuotere le tasse, senza che ciò avvenga con azioni coattive, che stanno mettendo in serie difficoltà milioni di famiglie e di imprese con una conseguente grave ricaduta sull’economia nazionale. Oggi, così come già
denunciato dal nostro rapporto sulla riscossione, sono milioni le misure cautelari messe in atto da Equitalia fra ipoteche, fermi amministrativi, pignoramenti di stipendi o vendite immobiliari, spesso per importi irrisori o comunque di gran lunga inferiori ai beni pignorati. Le inchieste di questi giorni, ci stanno rivelando quanto il potere discrezionale di alcuni funzionari di Equitalia sia stato improntato ad azioni non conciliabili con i principi
della legalità. Siamo, fiduciosi che la Magistratura farà chiarezza, aggiunge Carmelo Finocchiaro.
Inoltre, è necessario che Equitalia chiarisca meglio i dati sulla riscossione; spesso nei comunicati si dichiara di incassare somme ingenti dalla lotta all’evasione, ma in realtà si tratta di recupero di somme solo e soltanto da parte dei contribuenti  onesti che stanno pagando o le rateizzazioni o le somme iscritte a ruolo. Oggi, è necessario, conclude Finocchiaro, che il Parlamento
faccia chiarezza e stabilisca nuove regole in grado di conciliare   l’esigenza dello Stato di potere incassare e quella dei contribuenti di potere pagare.
Questa vuol essere una forma di tutela anche di quel diritto all’abitazione sancito dall’articolo 25 della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani che recita: “Ogni individuo ha il diritto ad un tenore di vita sufficiente a garantire la salute ed il benessere proprio e della sua famiglia, con particolare riguardo all’alimentazione, al vestiario, all’abitazione e alle
cure mediche e ai servizi sociali necessari; ed ha diritto alla sicurezza in caso di disoccupazione, malattia, invalidità, vedovanza, vecchiaia e in ogni altro caso di perdita di sussistenza per circostanze indipendenti dalla sua volontà”.

fonte: Federcontribuenti

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