Anche Federcontribuenti si scaglia contro l'ipotesi condono nella manovra
economica al vaglio del Governo. In un comunicato stampa l'associazione fa
infatti sapere che se all'ultimo momento il Parlamento decidesse di inserirlo
nella manovra anticrisi ricorrerebbe alla Corte di Giustizia Europea per cercare
di renderlo illegittimo.
Senza mezzi termini esprime il suo pensiero il
Presidente Nazionale di Federcontribuenti, Carmelo Finocchiaro:
«Non è piu' possibile fare favori ad evasori e malavitosi. Non possiamo
consentire che con un "colpo di spugna" si cancellino evasioni milionarie e si
consenta di "ripulire" i redditi occulti della mafia e dell'usura. Il condono
fiscale non risolve il problema dell'enorme debito tributario che gli italiani
si ritrovano sulle spalle e su cui incombe la scure dell'azione spesso
intollerabile e vessatoria di Equitalia».
«Oggi - aggiunge Finocchiaro - è
necessario prevedere una norma che consenta un rientro del debito iscritto da
Equitalia (sono oltre 200 miliardi le somme da incassare da parte dello Stato e
degli enti locali) in maniera sostenibile al reddito personale o d'impresa e
commisurato alla verifica oggettiva delle difficoltà economico finanziarie di
ogni soggetto. Bisogna prevedere una norma che rapporti l'aspetto sanzionatorio
ai motivi reali che hanno impedito il pagamento delle imposte nel momento della
loro scadenza. Oggi siamo a quasi due milioni di rateizzazioni concesse da
Equitalia, ma l'attuale sistema non consente a moltissimi contribuenti di
aderirvi perchè il pagamento (max 72 rate) commisurato al debito accumulato
rende spesso il pagamento delle rate insostenibile, specie per l'enorme peso di
sanzioni e interessi che spesso superano il tasso usuraio».
Secondo Federcontribuenti una diversa gestione
delle riscossioni dei debiti pendenti potrebbe garantire allo Stato il gettito
necessario a fronteggiare le richieste europee che stanno determinando la
pesantissima manovra economica di questi giorni: «Federcontribuenti, propone
una ristrutturazione del debito e solo per coloro che hanno avuto vere
difficoltà economico-finanziarie alleggerendo l'importo di sanzioni e allungando
i tempi di pagamento in ragione del reddito di ogni soggetto coinvolto. Questa
nostra proposta porterebbe alla regolarizzazione di ulteriori 3milioni di
contribuenti e garantirebbe allo Stato e alle autonomie locali e agli enti di
previdenza e assistenza nei prossimi cinque anni un gettito ulteriore di oltre
50 miliardi e a regime gli incassi si assesterebbero intorno ai 30 miliardi
annui solo dai ruoli esattoriali per imposte arretrate. Questa misura
consentirebbe a Equitalia di riservare maggiore energia al recupero delle somme
derivanti dall'evasione fiscale accertata che è altra cosa rispetto ai debiti
iscritti a ruolo. La nostra proposta è una misura utile per le casse dello stato
e per i cittadini e le imprese che potrebbero assolvere in maniera sostenibile
al pagamento delle imposte arretrate».
«Se il Parlamento non ci ascolterà -
conclude Finocchiaro - a Ottobre faremo partire una proposta di legge
d'iniziativa popolare, perché non c'è piu' il tempo di aspettare. Il rischio che
l'attuale sistema di riscossione mieta, nei prossimi mesi, migliaia di vittime
senza risolvere i problemi per le casse dello Stato è reale, e noi non possiamo
permettere che un sistema vessatorio affami gli italiani onesti e faccia
chiudere migliaia di aziende che invece vorrebbero pagare, con un danno sociale
di portata rilevante».
fonte: www.federcontribuenti.it
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