Una delle novità più rilevanti del DL del 15
giugno 2013 è la riproposizione del procedimento di mediazione civile
obbligatoria, con la speranza che questo modello di conciliazione consenta di
alleggerire la giustizia civile ordinaria, riducendo i tempi necessari per
arrivare ad una sentenza.
Invero, la mediazione civile obbligatoria era già stata
introdotta in Italia con il D. Lgs. n. 28/2010 con il quale era previsto, per
alcune materie, l’obbligo di avviare un procedimento di mediazione prima di
avviare la controversia davanti al giudice.
E’ noto che la Corte Costituzionale ha dichiarato
la parziale incostituzionalità del D. Lgs. n. 28/2010 nella parte in
cui introduce il carattere di obbligatorietà della mediazione.
La sentenza pronunciata dalla Corte Costituzionale sembrava
aver definitivamente concluso la “stagione della mediazione”,
confermando una peculiarità del nostro Ordinamento: preferiamo litigare in
tribunale.
Il Decreto “del fare” reintroduce la mediazione,
favorendo gli avvocati i quali sono abilitati di diritto a svolgere il ruolo di
mediatore professionista, senza dover sostenere alcun corso di formazione o
aggiornamento.
Altra novità introdotta con il decreto del 15
giugno 2013 è rappresentato dall'indennità che ogni parte deve versare per la
mediazione, in quanto se la mediazione si conclude con il primo incontro,
l’importo che ogni parte deve versare è ridotto:
- controversie fino a euro 1000,00 – costo 80
euro;
- controversie fino a euro 10.000,00 – costo 200
euro;
- controversie fino a 50.000,00 – costo 200
euro;
- controversie oltre 50.000,00 – costo 250
euro;
Altre novità dovrebbero intervenire, comunque,
nelle prossime settimane, quando il provvedimento sarà sottoposto alle decisione
del Parlamento.
Di seguito, una sintesi del
provvedimento.
Nessun commento:
Posta un commento