mercoledì 26 giugno 2013

Il DL “del fare” resuscita la mediazione civile obbligatoria?

Una delle novità più rilevanti del DL del 15 giugno 2013 è la riproposizione del procedimento di mediazione civile obbligatoria, con la speranza che questo modello di conciliazione consenta di alleggerire la giustizia civile ordinaria, riducendo i tempi necessari per arrivare ad una sentenza.

Invero, la mediazione civile obbligatoria era già stata introdotta in Italia con il D. Lgs. n. 28/2010 con il quale era previsto, per alcune materie, l’obbligo di avviare un procedimento di mediazione prima di avviare la controversia davanti al giudice.

E’ noto che la Corte Costituzionale ha dichiarato la parziale incostituzionalità del D. Lgs. n. 28/2010 nella parte in cui introduce il carattere di obbligatorietà della mediazione.

La sentenza pronunciata dalla Corte Costituzionale sembrava aver definitivamente concluso la “stagione della mediazione”, confermando una peculiarità del nostro Ordinamento: preferiamo litigare in tribunale.

Il Decreto “del fare” reintroduce la mediazione, favorendo gli avvocati i quali sono abilitati di diritto a svolgere il ruolo di mediatore professionista, senza dover sostenere alcun corso di formazione o aggiornamento.

Altra novità introdotta con il decreto del 15 giugno 2013 è rappresentato dall'indennità che ogni parte deve versare per la mediazione, in quanto se la mediazione si conclude con il primo incontro, l’importo che ogni parte deve versare è ridotto:
- controversie fino a euro 1000,00 – costo 80 euro;
- controversie fino a euro 10.000,00 – costo 200 euro;
- controversie fino a 50.000,00 – costo 200 euro;
- controversie oltre 50.000,00 – costo 250 euro;

Altre novità dovrebbero intervenire, comunque, nelle prossime settimane, quando il provvedimento sarà sottoposto alle decisione del Parlamento.
Di seguito, una sintesi del provvedimento.

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