
Il decreto, infatti, non considera la bioraffineria anche come luogo di produzione di biopolimeri, biolubrificanti, fitofarmaci, coloranti e non privilegia la bioraffineria di qualità, che, deve essere legata ad un distretto agricolo vocato alla produzione di quella specifica biomassa”. Così Giovanni Battista Zorzoli, portavoce del Coordinamento FREE, Fonti rinnovabili ed Efficienza energetica, che raccoglie 35 associazioni italiane del settore, a seguito della firma del Decreto sulla regolamentazione delle bioraffinerie.
“Il Coordinamento FREE ricorda altresì che non ha ancora visto la luce un decreto analogo, per consentire lo sviluppo parallelo del biometano, pur essendo di fatto giunto al termine del suo iter procedurale e malgrado tutte le sollecitazioni. Poiché la diffusione della mobilità sostenibile rappresenta un fattore essenziale per il raggiungimento di una low-carbon economy, il Coordinamento FREE considera indifferibile l’emanazione di tutte le misure necessarie a consentire la competizione/cooperazione fra le diverse soluzioni tecnologiche già disponibili o in via di sviluppo: efficientamento energetico, biocarburanti, biogas, veicoli ibridi ed elettrici.
Chiediamo pertanto al Governo di completare i provvedimenti necessari allo sviluppo armonico di tutte le filiere della green economy, a partire dalla immediata pubblicazione del decreto sul biometano”.
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