venerdì 20 febbraio 2015

Ristrutturare casa - quali obblighi di comunicazione al Comune?

Il recente Decreto Legge n. 133/2014 "Sblocca Italia", convertito con la legge n. 164/2014, ha introdotto alcune novità in materia di ristrutturazione e lavori di casa, rendendo più agevole, in apparenza, il compito del proprietario interessato ad apportare delle modifiche all'immobile di proprietà.

La norma sopra richiamata ha modificato il DPR n. 380/2001 (il Testo unico materia di edilizia), introducendo alcune novità e regole che andiamo di seguito sinteticamente ad analizzare.

Con questo nostro intervento ci proponiamo di illustrare l'attuale disciplina, fornendovi anche alcuni preziosi suggerimenti, ma vi ricordiamo che questa materia è oggetto di ripetuti interventi a livello nazionale e locale, e quindi vi consigliamo di rivolgervi ad un professionista, nel caso in cui vogliate avviare una ristrutturazione dell'immobile. 

A seguito dell'ultimo intervento normativo, possiamo dividere le categorie degli interventi edilizi, e delle relative autorizzazioni amministrative, in quattro categorie:

(1) Piccole attività edilizia interna - assenza di obblighi amministrativi

Per le piccole attività di ristrutturazione e ammodernamento interno, il proprietario di casa non è obbligato a comunicare l'inizio dei lavori al comune, né ottenere alcuna autorizzazione da parte degli uffici pubblici.

Tra tali opere rientrano, ad esempio, la tinteggiatura delle pareti di casa o il rifacimento dei pavimenti; eliminazione di barriere architettoniche, l'installazione di pompe di calore con potenza entro 12 kW.

In questi casi, però, vi consigliamo di verificare se il vostro Comune non preveda qualche limitazione particolare, al fine di evitare la violazione di particolari norme previste, ad esempio, per la tutela del paesaggio.

(2) Attività di ristrutturazione/installazione - comunicazione di inizio lavori

Quando il lavoro previsto ha come finalità quella di installare un nuovo elemento, o ristrutturare in maniera importante una parte della vostra abitazione, dovete inviare al comune una comunicazione di inizio lavori (CIL), con la quale rendete nota la tipologia di lavoro prevista, i tempi per l'esecuzione, l'indicazione dell'impresa incaricata all'esecuzione dell'opera, l'inizio e il presumibile termine dell'attività.

La comunicazione può essere inviata sia con modalità telematica (posta elettronica certificata), sia con raccomandata a/r da indirizzare all'ufficio comunale. Deve essere, in tali circostanze, il comune ad attivarsi e chiedere chiarimenti/approfondimenti in merito all'attività oggetto di ristrutturazione.

Rientrano tra tali opere, ad esempio, l'installazione di pannelli solari o gli interventi previsti nelle aree pertinenziali degli edifici.

(3) Manutenzione straordinaria - comunicazione di inizio lavori asseverata

Per i lavori di manutenzione straordinaria, ossia quelli che comportano significativi e gravi mutamenti della struttura dell'edificio, viene richiesta una comunicazione di inizio lavori redatta da un professionista: comunicazione di inizio lavori asseverata.

Per tali lavori, infatti, la comunicazione già sopra richiamata deve essere accompagnata da una relazione asseverata di un tecnico, con la quale viene attestata la conformità dell'intervento previsto rispetto alla normativa vigente.

Le opere interessate a CIL asseverata sono, ad esempio, l'apertura di una porta, lo spostamento di una parete, la realizzazione/integrazione dei servizi igenico sanitari.

(4) Opere di rifacimento dell'edificio - SCIA 

La segnalazione certificata di inizio attività (Scia) è, infine, il documento richiesto per per l'avvio di opere ed interventi di trasformazione edilizia per i quali il proprietario non è tenuto ad ottenere un permesso o un documento di inizio attività.

Con la Scia, il proprietario deve indicare, mediante un professionista, la ristrutturazione prevista, la tipologia delle opere, i tempi di realizzazione e l'impresa incaricata allo svolgimento dei lavori, con indicazione del responsabile, e trasmissione del progetto.

La Scia è prevista per opere quali la demolizione e ricostruzione di un edificio; realizzazione di opere con le quali sia previsto l'aumento delle unità immobiliari; realizzazione di varianti ai permessi a costruire senza che vi sia un incremento delle volumetrie.


Questa elencazione dei lavori e dell'attività burocratica che deve essere seguita dal proprietario dell'immobile è valida alla data di pubblicazione, e quindi vi consigliamo di controllare eventuali evoluzioni/aggiornamenti normativi.

Per maggiori informazioni in merito a questo tema, clicca qui.

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