La recente sentenza n. 113/2015 pronunciata dalla Corte Costituzionale ha aperto una nuova strada nella contesa tra comuni e polizia locale, da una parte, e automobilisti, stufi di dover pagare delle sanzioni amministrative a seguito di rilevazione della velocità che avviene con modalità, a volte, un pò dubbie.
E i giudici di legittimità hanno riconosciuto, con la citata sentenza, la carenza normativa in merito al controllo dei dispositivi che rilevano la velocità a distanza, in primis gli autovelox.
Quando ricevete un verbale con una multa per un controllo velocità con autovelox o tutor, come potete controllare la regolarità e legittimità della sanzione?
Consapevoli che non possiamo essere esaustivi, vi forniamo alcune "dritte" per controllare la regolarità del verbale e, eventualmente, contestarne la validità davanti al giudice di pace.
(1) Controllo formale
Il Codice della Strada prevede dei requisiti obbligatori che ogni verbale deve contenere, e la cui assenza rende non valido il documento notificato all'automobilista.
E quindi, potete controllare che non sia errata/omessa:
- generalità del conducente;
- data ed ora in cui è stata rilevata l'omissione del Codice della Strada;
- targa e tipo di veicolo oggetto di rilevazione;
- indicazione dell'autorità a cui rivolgersi per proporre ricorso (Prefetto - Giudice di Pace);
- indicazione del termine per proporre ricorso;
-indicazione della norma violata.
(2) Controllo sostanziale
Successivamente, occorre effettuare un controllo sostanziale della sanzione volto ad accertare se, al di là degli eventuali errori del verbale, la polizia o il comune abbia rispettato le norme previste per la rilevazione a distanza.
E quindi, occorre accertare se vi sia adeguata segnaletica - fissa e mobile - che precede il luogo ove vi sia l'apparecchiatura elettronica oggetto di contestazione.
Accertate se la segnaletica sia conforme a tutte le informazioni di legge, idonee a consentire all'automobilista di sapere dell'esistenza di un apparecchio per la rilevazione, in remoto, della velocità.
(3) Controllo del velox
Ed una ultima forma di controllo può (deve) riguardare anche il dispositivo elettronico che ha materialmente rilevato la velocità, e quindi l'infrazione della norma.
La Corte Costituzionale, con la sentenza n. 113/2015 (vedi), non solo ha dichiarato la parziale incostituzionalità dell'art. 45 del Codice della Strada, ossia la norma che disciplina i velox, ma introduce una nuova difesa.
L'automobilista che sia oggetto di contestazione da parte della polizia stradale, o il comune, può chiedere all'autorità i documenti dai quali si evinca che l'apparecchiatura è a norma e, in particolare, che la taratura del dispositivo sia avvenuta con regolarità.
Questo controllo consente all'automobilista, laddove non riceva documentazione idonea dal comune, di poter contestare la inattendibilità del dato della velocità rilevato dall'apparecchio, in quanto privo di idonea taratura.
Potete, in conclusione, effettuare questi controlli e verificare se la sanzione amministrativa sia legittima, oppure se potete rivolgervi al giudice per chiedere la nullità/annullamento del verbale.
Per maggiori informazioni, info@consumatoreinformato.it
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