sabato 2 gennaio 2016

Nuove tariffe elettriche: più consumi, meno spendi...dobbiamo crederci?

La novità che entra in vigore dal 1° gennaio 2016, preannunciata di recente dall'Autorità garante per l'energia e il gas (vedi), dovrebbe migliorare i rapporti tra consumatore e fornitore di energia elettrica, ma certamente modificheranno i parametri di calcolo del consumo di corrente.

Le bollette di energia elettrica, infatti, verranno completamente rimodulate con l'abolizione degli scaglioni e della tariffazione "progressiva" ma con il contestuale aumento della componente fissa.

La novità, in vigore da ieri, riguarderà trenta milioni di utenti, ai quali la riforma delle tariffe avverrà con un percorso graduale che nel giro di due anni porterà alla scomparsa degli scaglioni, con la conseguente, ed auspicata, semplificazione di letura e comprensione della bolletta.


Secono l'Autorità per l'energia, i principali obiettivi della ricorma (in attuazione del decreto legislativo n. 102/14) sono:

- sostenere la diffusione di consumi efficienti oggi penalizzati da costi eccessivi;
- semplificare e rendere più trasparente la bolletta;
- rendere quello che paghiamo più equo e realmente aderente ai costi dei servizi di rete;

D'altro canto, gli effetti collaterali della riforma sono facilmente deducibili. Le modifiche comporteranno anche:
  • un aggravio di costo per i piccoli consumatori (es. single);
  • la scomparsa del regime di "massima tutela" a favore del solo libero mercato (con i limitati effetti positivi che la concorrenza ha fornito sino ad oggi);
  • il costo fisso del contatore, destinato ad un inevitabile aumento, contribuendo così ad innalzare la percentuale del costo in bolletta che si pagherà anche in assenza di consumi; 
 E mentre le nuove tariffe troveranno applicazione già nelle prossime bollette che riceverete, l'attesa bolletta semplificata e trasparente potrebbe tardare ancora un pò.

Addio agli scaglioni entro fine 2017

Il calcolo della tariffa che sino ad ora è stato di tipo progressivo - il prezzo unitario aumentava all'aumentare dei prelievi - diventerà di tipo proporzionale - sarà quindi uguale per tutti i kilowattora consumati. Questo dovrebbe portare a regime una diminuzione del costo unitario del kilowattora consumato.

Da ieri, 1° gennaio 2016, è stata ridotta la progressività delle tariffe senza variazione degli attuali scaglioni tariffari. La bolletta, quindi, non subirà cambiamenti radicali: a un kilowattora un poco meno caro corrispondono dei costi fissi un poco più alti.

Dal 1° gennaio 2017, ci sarà la piena applicazione della tariffa non progressiva per i servizi di rete e verrà effettuato il primo intervento anche sulla tariffa per gli oneri di sistema, in modo da diminuire l'effetto di progressività e limitare a due il numero di scaglioni di consumo annuo; verranno poi introdotte tutte le novità legate all'impegno di potenza, con l'offerta di un maggiore numero di livelli tra cui scegliere.

Dal 1° gennaio 2018, la tariffa di rete (cioé i costi pagati per la trasmissione, distribuzione e misura dell'energia elettrica) e la tariffa per gli oneri di sistema (cioé i costi per sostenere attività di interesse generale per il sistema elettrico), in totale oltre il 40% della nostra bolletta, saranno uguali per tutti e per ogni livello di consumo. 

La "potenza" giusta per ogni utente

Fino ad oggi, l'ammontare della nostra bolletta dipendeva da tre voci:

- una quota fissa legata alla nostra condizione anagrafica di cliente residente; 
- una quota fissa in base alla nostra potenza impegnata dal contattore (1,5 o 3 Kw);
- una quota variabile in base ai consumi di energia effettivi che comprende tariffa di rete e oneri generali, a prescindere dalle condizioni di disagio economico di ciascun utente. 

Con la riforma, si avrà:

- diminuzione del prezzo kWh, con consti proporzionali ai consumi;
- aumento del costo fisso kW di potenza impegnata (quella quota di bolletta che si spende anche se non si consuma affatto energia);

Ne consegue che:

La scelta da parte dell'utente della potenza impegnata costituirà un elemento decisio per il calcolo della nuova tariffa. Si potrà scegliere tra "taglie", in Kw disponibili (1,5 - 2,0 - 2,5 - 3,0 - 3,5 fino a 5,0 e oltre).   

Ciò permetterà un aumento o una diminuzione dei kW a contratto con una scelta tagliata su misura per le esigenze e le abitudini di consumo per ciascun utente. Per scegliere la "taglia" più adatta ciascun utente riceverà dal fornitore le informazioni circa la potenza effettivamente usata rispetto a quella impegnata.

Attenzione però a non aumentare la potenza. Ad esempio, se l'inserimento di un nuovo apparecchio (impianto di condizionamento/pompa di calore) dovesse comportare un "salto" a un allacciamento di potenza superiore (per esempio con il passaggio da 3 kWa 4,5 kW), gli extra-costi potrebbero diventare decisamente penalizzanti.

I single tra gli utenti più penalizzati

La riforma prevede che la tariffa di rete sia non più progressiva ma proporzionale e che sia calcolata per la parte degli oneri di sistema, per il 50% sulla potenza e per il 50% sui consumi.

Ciò consentirà un notevole risparmio per le famiglie più numerose, residenti e con alti consumi, a discapito sia dei single e dei clienti non residenti che invece consumano poco.

Un'ultima riflessione è d'obbligo. Considerando che in Italia negli ultimi quaranta anni le famiglie numerose (con almeno cinque figli) sono passate dal dal 21,5% al 5,7% entre quelle unipersonali sono cresciute dal 12,9% al 31,1%, possiamo facilmente dedurre che la nuova riforma sulle tariffe energetiche, poco comprensiva dell'orientamento demografico appena esposto, creerà qualche malcontento nella maggior parte dei consumatori che poco giovamento potranno trarre dalle nuove norme.

  

 

Nessun commento:

Posta un commento

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...