sabato 10 novembre 2018

Ho ricevuto una cartella esattoriale - quali conseguenze se non pago?

A volte arrivano al nostro indirizzo di posta elettronica (sos@consumatoreinformato.it) richieste di informazioni stravaganti, ma che nel caso di specie ci hanno suggerito il presente intervento.

Alcune settimane addietro, un consumatore ci ha scritto chiedendoci quali conseguenze può subire dopo aver ricevuto una cartella esattoriale di oltre 100.000,00 euro.

Nel caso di specie, il consumatore risulta(va) inadempiente nel pagamento di imposte verso diversi enti, locali e nazionali, per annualità abbastanza recenti. Dopo aver riconosciuto il debito non pagato, il consumatore ci ha chiesto: "cosa possono farmi ora?".

Partiamo da questa premessa per spiegarvi la ragione che ci ha portato a trattare l'argomento, ossia quali sono le conseguenze che si affrontano nel caso di una cartella esattoriale notificata dall'Agenzia Entrate Riscossione (ex Equitalia).

L'argomento non è nuovissimo ed è tornato di moda di recente anche a seguito della proposta elettorale di rottamazione delle cartelle esattoriali notificate a contribuenti diversi dalle società di capitali.


E quindi, cosa può pignorare il fisco ad una persona fisica? o meglio, entro quale limite l'Agenzia delle Entrate può arrivare a pignorare il contribuente rimasto inadempiente?

Dobbiamo, infatti, premettere che l'Agente per la riscossione deve rispettare limiti minimi e non può rivolgersi a determinati contribuenti, quali:

A) il contribuente che ritira una pensione mensile inferiore ad euro 679,50, pensione minima e considerato limite vitale;

B) disponga di una sola casa di proprietà, sempreché non di lusso;

C) per un importo sul conto corrente non superiore a 1.340,00.

In tutti questi casi, il fisco non può avviare alcuna azione di recupero del proprio credito nei confronti del contribuente, né può chiedere il fermo dell'autoveicolo, stante il suo limitatissimo grado di potere reddituale.

Va da sé che l'Agenzia avvia dei controlli al fine di verificare l'effettività di quanto posseduto dall'esecutato, al fine di evitare atti volontari volti a sottrarre reddito alla legittima pretesa del Fisco.

Al di sopra di questi limiti, cosa può accadere al contribuente ed entro che limiti può essere oggetto di pignoramento.

Prendendo in considerazione i redditi usuali dei piccoli consumatori - stipendio e casa - l'Agenzia delle entrate può pignorarvi entro certi limiti. Vediamo quali.

- Stipendio

Lo stipendio/pensione può essere pignorato entro questi limiti:

  • 10% per gli stipendi/pensioni fino ad euro 2.500,00 mensili;
  • per stipendi/pensioni fino ad euro 5.000,00 mensili, il pignoramento può essere di 1/7;
  • per gli stipendi/pensioni oltre i 5.000,00 euro, il pignoramento è di 1/5.

E' evidente che l'interesse dello Stato al pignoramento deve essere oggetto di effettiva utilità del recupero di quanto dovuto dal contribuente.

- Casa

E per quel che riguarda l'eventuale pignoramento di un immobile ed in particolare la casa dove si vive?

Ci occorre ricordare che dal 2013 sono state introdotte nuove norme in questa materia, prevedendo una serie di limite al pignoramento “prima casa” da parte dello Stato per il recupero dei propri crediti nei confronti del contribuente.

Il decreto legge n. 69/2013, convertito dalla L. 9 agosto 2013, n. 98, all'art. 52, comma 1, lettera g), è stato, infatti, modificato l'art. 76, comma 1 del D.P.R 602/1973 recante "Disposizioni sulla riscossione delle imposte sul reddito".

Il nuovo quadro normativo prevede che l'Agenzia non può recuperare il proprio credito nei confronti del debitore, pignorando la prima casa nel caso in cui:

    1.- prima ed unica casa di proprietà, adibita a civile abitazione;
    2.- il debitore vi ha fissato la sua residenza;
    3.- l'immobile non è accatastato con categoria A/8 e A/9 (immobili di lusso);
    4.- il debito preteso dallo Stato deve superare la soglia di € 120.000,00

In altri termini, il pignoramento immobiliare da parte dello Stato è legittimo solo per crediti superiori a 120.000,00 euro. In caso contrario, l'Agenzia delle Entrate non può iniziare l'azione esecutiva per prendersi una vostra proprietà immobiliare.

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