venerdì 7 dicembre 2018

Time e Service - nullo l'upgrade "platinum New Club Elite"

Ancora una volta, un giudice dichiara l'invalidità di un contratto di vendita di un certificato New Club Elite e nel caso di specie, la pronuncia del Tribunale di Milano ha accertato la genericità di un contratto di upgrade al circuito New Club Elite, concluso con l'intermediazione della società Time e Service S.r.l. (oggi in liquidazione). Quest'ultima ha operato nel settore turistico negli ultimi anni, proponendosi quale mandataria di New Club Elite per la vendita di certificati della società inglese nel territorio italiano.

I consumatori sono entrati in contatto con la società, come nel caso affrontato dal Tribunale di Milano, dopo essere già divenuti titolari di un certificato New Club Elite, attraverso un incontro presso la struttura vacanza ove alloggiavano.

Il passaggio dal certificato "Gold" a quello "Platinum": l'upgrade

Per chi è stato oggetto di questa offerta, ben conosce la dinamica che porta alla sottoscrizione del contratto, presso una delle strutture vacanza dal circuito N.C.E., ove si partecipa dopo aver ricevuto il buono per la settimana vacanza con l'acquisto del primo certificato del club inglese.

La settimana vacanza, nel caso di specie in Calabria, viene contraddistinta da un servizio ospitalità ed assistenza, da un lato, e una sollecitazione al passaggio dal certificato "gold" a quello più vantaggioso denominato "platinum".

Ed invero questo passaggio viene giustificato dai servizi migliori che tale secondo certificato garantisce, nonché la possibilità di poter ottenere locali per più di due persone, e quindi anche per i figli.

Secondo la sollecitazione all'acquisto, inoltre, il certificato "platinum New Club Elite" prevede la possibilità di accedere a più strutture vacanza ed in periodi migliori dell'anno (luglio - agosto) con condizioni di accoglienza privilegiate.

E' evidente che coloro che hanno deciso di sottoscrivere il secondo contratto con Time e Service hanno inteso migliorare il proprio rapporto nel club, sperando di poter valorizzare il proprio investimento (vi ricordiamo che anche in questo caso il consumatore versa un nuovo importo alla società venditrice).

Ma questo contratto rispetta il Codice del Consumo ed è perfettamente regolare?

Tribunale di Milano - nullo il contratto di Time e Service

Il Tribunale di Milano ha avuto modo di valutare la legalità del modello contrattuale di Time e Service sottoscritto da due consumatori milanesi nel 2012, e successivo alla vendita del primo certificato New Club Elite ad opera di una società svizzera.

I coniugi milanesi si erano recati in Calabria e in quella sede era stato proposto loro un nuovo contratto di miglioramento del certificato ("upgrade"), mediante l'acquisto del certificato New Club Elite Platinum.

Il Tribunale di Milano, chiamato a verificare la regolarità del contratto, ha dichiarato la nullità del modello predisposto da Time e Service, individuando ancora una volta, una estrema genericità dell'oggetto del contratto posto alla sottoscrizione dei consumatori.

La pronuncia è chiara nella parte in cui il modello contrattuale viene definito vago ed ambiguo, non essendo "[…] chiaro se il contratto abbia per oggetto la vendita di un bene o di un servizio o l’iscrizione ad un Club; non è chiaro dunque il diritto conseguito dai ricorrenti con l’acquisto di tale certificato, e di conseguenza la prestazione a cui è tenuta la parte venditrice".

La carenza informativa riguarda molti particolari, decisivi ai fini dell'acquisto, come osservato dal giudicante, che arriva ad evidenziare come nel contratto non sia possibile definire in modo trasparente quali siano i servizi oggetto dell'acquisto " limitandosi a indicare la possibilità di fruizione di una settimana all’anno presso gli alloggi residenziali affiliati al Club.". Ed in effetti, dalla lettura del contratto non si evince con chiarezza né che l'iscrizione è sino al 2053, né che sino a tale data si è obbligati a versare le spese di gestione annuale.

Quali conseguenze per queste carenze informative? il Tribunale di Milano ha valutato che tali omesse informazioni rendono non valido il contratto, esentando i consumatori dal pagamento delle spese di gestione e il club alla cancellazione del nominativo dalla lista dei soci. 

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