domenica 31 luglio 2022

Strong consumer authentication assente: si al rimborso dei pagamenti non autorizzati dal correntista

Nel caso di sottrazioni fraudolenti dal conto corrente, il correntista può ottenere la restituzione dei propri denari nel caso in cui la banca non dimostri di aver adottato tutte le misure minime per evitare il danno sofferto dal cliente, ed in particolare di aver adottato il sistema SCA (strong consumer authentication).

ABF - Collegio di Bologna ha riconosciuto la responsabilità di un istituto di credito per non aver tutelato il correntista, il quale aveva subito il danno derivante da prelievi on line avvenuti attraverso pagamenti disconosciuti, e derivanti da messaggi anomali trasmessi attraverso link e riconosciuti dalla stessa banca.

Il consumatore era stato contattato, in seguito, da una persona che si qualificava come operatore antifrode, il quale invitava il malcapitato a comunicare i dati bancari per evitare la frode sul conto corrente. 

Subito il danno, il cliente contestava la condotta alla banca, la quale sosteneva di aver adempiuto ai propri doveri di diligenza qualificata, avendo posto in essere misure adeguate a impedire a terzi l’accesso fraudolento.

Il Collegio di Bologna, presa visione della documentazione versata nel procedimento, ha ritenuto l’Intermediario responsabile per il danno sofferto dal cliente per non aver adottato il sistema SCA (strong customer authentication) richiesto per l’accesso al servizio on line della banca. 

Il giudicante osserva, in particolare, che: "Alla luce delle caratteristiche tecniche di sicurezza adottate dall'intermediario ed in assenza di ulteriori anomalie, il Collegio presume che le operazioni fraudolente sono stata rese possibili da un comportamento gravemente colposo del cliente. Questo Collegio, infatti, ritiene per ammissione dello stesso ricorrente che egli ha omesso di adottare tutte le cautele necessarie a custodire i codici di accesso, ed ha verosimilmente reso possibile, inconsapevolmente, l’acquisizione da parte dei malfattori dei codici di autorizzazione delle operazioni contestate (cfr. decisione n. 22745/19)".

Su tali premesse, l’ABF ha ritenuto non provata dall'intermediario bancario la regolare autenticazione delle operazioni contestate, e quindi accertata la sua responsabilità per gli ammanchi sofferti dal consumatore.

ABF collegio Bologna - decisione n. 8263/2022

Assenza strong consumer authentication - si al rimborso by Consumatore Informato on Scribd

Nessun commento:

Posta un commento

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...