
Il
percorso che abbiamo iniziato da alcune settimane e relativo alle
modalità di acquisto di un immobile ci porta a trattare un fenomeno
che si è sviluppato negli ultimi decenni: il “rent
to buy” o
affitto riscattato.
L'acquisto della casa in rent to buy
può essere assimilato all'acquisto del veicolo in leasing ed ha
l'indubbio vantaggio di consentire all'acquirente di diluire il
pagamento del prezzo in alcuni anni.
Permette all'acquirente
di trarre godimento dell'immobile immediatamente, pur risultando come
conduttore della casa sino all'atto di rogito. Solo in quel momento
egli diviene, attraverso il pagamento di una somma pattuita tra le
parti, effettivo proprietario della casa.
Tale formula di acquisto
viene sempre di più proposta dalle società costruttrici per
immobili in fase di costruzione o di ristrutturazione.
Usualmente, la società
offre la parte dello stabile già ultimata e che può essere negoziata
con l'acquirente con la formula dell'affitto riscattato.
- Come funziona?
a.
Viene sottoscritto un contratto di compravendita ove le parti
stabiliscono il prezzo di vendita (esempio euro
100.000,00).
L'acquirente
versa una primo importo per un valore stabilito tra le parti
(usualmente varia tra il 5 e il 10% del prezzo dell'immobile. Nel
nostro caso stabiliamo che l'importo versato è di euro 11.000,00
pari all'11%).
L'acquirente
si impegna a versare dei canoni periodi per gli anni seguenti (3/5
anni. Nel nostro caso, indichiamo un canone periodico che
l'acquirente si impegna a versare per i 5
anni successivi).
L'importo
versato viene pattuito tra le parti (usualmente è pari ad una
percentuale che varia tra il 5% e 10% del valore di acquisto
dell'immobile. Nel nostro esempio, il valore che l'acquirente si
impegna a versare quale canone periodico è di euro
800,00).
b. L'inquilino – futuro
acquirente dell'immobile – inizia ad abitare e trarre godimento
dall'immobile versando un canone mensile.
Tale canone viene
suddiviso secondo tale modalità:
-
50% normale canone di locazione (nel nostro esempio, 400,00
euro);
-
50% in deduzione della somma pattuita per il pagamento dell'immobile
(nel nostro esempio, 400,00
euro);
c.
Decorso il periodo stabilito nel contratto (3/5 anni), le parti si
trovano per sottoscrivere il rogito. L'acquirente versa al venditore
l'importo residuo per l'acquisto dell'immobile (nell'esempio pratico
è pari ad 65.000,00
euro).
- Esempio pratico
Per rendere più
comprensibile il funzionamento del rent to buy, proponiamo il
seguente esempio:
- VALORE IMMOBILE
100.000,00
- VALORE ANTICIPATO
DALL'ACQUIRENTE (11% dell'importo di compravendita)
11.000,00
- CANONE MENSILE (ANNI
5)
800,00
(50% locazione (400,00)
50% accantonato per acquisto immobile (400,00))
- RESIDUO DA VERSARE
AL ROGITO
valore immobile
acquistato 100.000,00
-
importo versato
acquirente 35.000,00
11.000,00 +
24.000,00 (accantonato x
5 anni)
somma residua da versare 65.000,00 euro
Risulta evidente che
l'importo che l'acquirente si trova a versare nel momento in cui
diviene proprietario dell'immobile è inferiore a quello pattuito in
sede di preliminare e gli consente di meglio gestire il costo di
acquisto della casa.
- Rent to buy - vantaggi
Il rent to buy è una
formula di acquisto della casa alternativa che consente sia
all'acquirente che al venditore di poter trarre dei vantaggi, quali:
- Per l'acquirente:
a. meglio gestire
l'acquisto dell'immobile senza dover versare l'importo integrale
all'atto di acquisto;
b. poter chiedere con più
facilità il mutuo. Tale importo, infatti, non viene chiesto
sull'intero importo (100.000,00 euro), ma sulla somma residua
(65.000,00 euro).
c. riservarsi la
possibilità di non acquistare la casa.
- Per il venditore:
a. ottenere
immediatamente una somma di denaro;
b. rimanere proprietario
sino al rogito percependo ancora un profitto (canone di locazione)
dall'immobile;
- Svantaggi e rischi
La formula dell'affitto
riscattato presenta anche degli svantaggi e, in particolar modo, dei
rischi per colui che intende seguire tale strada.
Un primo rischio è di
natura prettamente contrattuale: l'accordo sottoscritto dal
compratore potrebbe non prevedere una opzione di riscatto
dell'immobile, bensì un obbligo all'acquisto finale.
E' evidente che
all'acquirente verrebbe di fatto tolta la possibilità di decidere,
trascorso un periodo congruo, se acquistare o meno l'immobile.
Un secondo rischio per
l'acquirente è collegato alla possibilità che le somme accantonante
periodicamente (50% del canone) non siano poste in un fondo a
garanzia del suo diritto.
Ad esempio, tali importi
sono utilizzati dalla società costruttrice che ha stipuato il
contratto di affitto riscattato, e quest'ultima fallisce.
Anche in tali casi appare
opportuno, con la consulenza di un notaio o di un legale, che
l'acquirente chieda alla società di stipulare un contratto di
fideiussione a garanzia di tali somme. Ancor meglio se si riesce ad
ottenere una polizza fideiussoria.
Il limite più evidente
di questo tipo di contratto risiede, però, nella possibilità che i
creditori del venditore possano aggredire il bene immobile, prima che
vi sia stato il trasferimento definitivo della proprietà.
L'affitto riscattato è
un modello contrattuale con il quale il venditore rimane proprietario
sino all'atto di rogito. Ne consegue che fino a quel momento un suo
creditore potrebbe trascrivere, ad esempio, un atto di pignoramento
della casa per il valore del suo credito.
Per evitare questo
rischio occorre trascrivere presso i pubblici uffici il contratto sin
dal momento in cui vi è l'accordo tra le parti. La trascrizione
dell'atto può avvenire, però, solo ove sia stabilito tra le parti
il trasferimento, anche se differito in un secondo momento, del
diritto di proprietà.
Cosa vuol dire? In
termini più semplici, la trascrizione può avvenire solo se il
contratto di rent to buy preveda l'obbligo di riscatto dell'immobile
in un secondo momento.
Nel caso in cui sia
prevista l'opzione per il compratore, tale contratto non può essere
oggetto di trascrizione.
In tali casi, si ritiene
che il modo migliore per l'acquirente per tutelare il proprio
investimento sia quello di far stipulare alla controparte una
fideiussione.
Qui una parte della trasmissione.
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