sabato 19 febbraio 2011

Federcontribuenti - decreto milleproroghe: inasprimento fiscale e un duro colpo ai contribuenti onesti


 «Siamo fortemente convinti che questa politica centrata sulla salvezza di pochi e sul salasso di tanti cittadini italiani non soltanto non contribuirà alla ripresa economica della Nazione, ma, anzi, la spingerà ancor più giù, nel baratro della povertà di massa.» 



La Federcontribuenti, nella veste del suo massimo esponente, il Presidente Carmelo Finocchiaro, commenta il Milleproroghe appena varato: «Il Governo non ha tenuto conto delle nostre proposte – dichiara Finocchiaro - il Maxiemendamento così come votato ha reso ancor più complicata la posizione dei cittadini italiani, appesantendo ulteriormente la situazione economica di persone raggiunte da licenziamenti o cassa integrazione e introducendo aumenti sulle tasse ». La Federcontribuenti aveva fatto richiesta di inserire nel pacchetto Milleproroghe, un piano di ristrutturazione del debito attraverso il pagamento di rate che avrebbero dovuto tener conto del reddito di ognuno, senza ulteriori costi e sanzioni. Era un modo « per garantire ad un grandissimo numero di imprese la loro sopravvivenza e alle famiglie di riparare ai debiti.». È infatti risaputo di quanto costi allo «Stato sostenere gli ammortizzatori sociali in caso di perdita occupazionale». Non basta, quindi, quanto deciso con questo emendamento, cioè, estendere fino a 72 mesi la rateizzazione del debito. Il sistema di riscossione di Equitalia costituisce un serio problema per milioni di cittadini e di imprese, rendendo difficoltoso, per i debitori, la regolarizzazione della propria posizione fiscale. Inutile usare il metodo della riscossione barbara quando milioni di cittadini non vengono messi nella condizione di onorare i debiti. «La crisi economica che ha colpito le famiglie italiane, le imprese ed i singoli contribuenti, ha prodotto l’inevitabile accumulo di un carico fiscale arretrato, andava quindi varata una legge a salvaguardia di questi cittadini». Spiega Finocchiaro « Con la nostra proposta, un piano di ristrutturazione del debito, lo Stato avrebbe potuto far rientrare, con maggior facilità, denaro nelle sue casse e permettere a molte famiglie italiane di uscire dall'incubo del debito. Andava alleggerita e non appesantita la posizione degli italiani». La formula di questo maxiemendamento è stata « più tasse per le famiglie e meno spesa pubblica.» Tasse su terremoto e rifiuti. La regione colpita da calamità potrà alzare le tasse o le addizionali di propria competenza, compresa l'accise sulla benzina e fino ad un massimo di cinque centesimi per litro. In Campania per fronteggiare l'emergenza rifiuti potrà essere incrementata l'addizionale all'accise dell'energia elettrica e la tassa sullo smaltimento dei rifiuti solidi urbani. Fra gli emendamenti approvati persino la proroga per giugno il 2011 dei pagamenti per le multe delle quote latte, decisione che ha fatto infuriare la maggior parte degli allevatori messi in regola. Conclude Finocchiaro: «Siamo fortemente convinti che questa politica centrata sulla salvezza di pochi e sul salasso di tanti cittadini italiani non soltanto non contribuirà alla ripresa economica della Nazione, ma, anzi, la spingerà ancor più giù, nel baratro della povertà di massa.»

Fonte: www.federcontribuenti.it

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