Bankitalia pubblica l'ultimo bollettino e denuncia un nuovo record
del debito pubblico che schizza a 1.911,807
miliardi di euro: il debito cresce di oltre 10 miliardi al mese
e nessun ''politikante'' interviene per chiedere al governo dove vadano a finire
questi soldi. Intanto Roma accoglie la neo finanziaria con presagi da guerra
civile.
«Come presidente della Federcontribuenti, - dice Finocchiaro – vorrei sapere da Tremonti a quando l'obbligo, da parte del
governo, di pubblicare, mensilmente, le spese che il governo effettua:
pagamenti, investimenti e stanziamenti. Perchè? Perchè non si può imporre una simile manovra
finanziaria e non aspettarsi segni di insofferenza grave da parte dei
cittadini.
I contribuenti
hanno il diritto di verificare in cosa e come si spendono i loro
soldi.
Qualcuno sta fregando gli italiani è tempo di
calare giù la maschera e smetterla di predicare bene e razzolare
male». A questo
dovrebbe servire la Ragioneria dello
Stato, se non
fosse, che i dati inseriti risultino di difficile individuazione e lettura.
« Lo Stato deve
vedere ai cittadini come a dei soci a cui render conto della gestione economica
dell'azienda Italia.» Tornando alla manovra, dai più
criticata, da troppi appoggiata, è composta da 27 articoli.
Sulle famiglie peserà l'aumento dell'Iva,
che passa al 21% e lo scatto sarà immediato. «Questo significa, per gli italiani,
un 1% in più su
ogni scontrino fiscale, su ogni fattura Enel, Gas, Acqua e Telefono e
Televisione.
Aumenteranno i beni di primo consumo perchè
aumenteranno i prezzi per i fornitori». Aumento previsto sin da
subito sulla tassa automobilistica. Aumenteranno i ticket del
parcheggio, le multe per le violazioni del codice stradale, le mense scolastiche
e molto altro e per l'effetto dei tagli previsti a regioni e comuni che da
qualche parte devono trovare denaro per mantenersi. « Definisco ridicolo, afferma Federcontribuenti – la riduzione prevista da questa
manovra per le
spese dei ministeri, circa 10 miliardi di euro, quando
sappiamo che il debito pubblico aumenta di 10 miliardi di euro al mese e non all'anno. Inoltre, togliere 10
miliardi ai ministeri equivale togliere 5 euro ad un stipendio di 1.500 euro».
Aumento dell'Irap dello 0,3% per
le imprese concessionarie (escluse quelle di costruzione e gestione di trafori e
autostrade Per i soggetti operanti nel settore bancario e finanziario l'aliquota
arriva al 4,65%, mentre le attività del settore assicurativo più 2% e l'Irap
arriva al 5,9%. Per le imprese del settore energetico è previsto un
incremento Ires, più conosciuta come Robin tax. Mentre le societa' di comodo
dovranno versare un'Ires maggiorata del 10,5%. « Queste misure, senza aver
prima garantito, per legge, un tetto oltre il quale non si possono aumentare i
prezzi al pubblico e un tetto sulle imposte, ricadranno sulle
famiglie. I
prezzi schizzeranno alle stelle giustificando una nuova
ondata di speculazione. Alimentari, vestiario, banche, posta, e le
Rca, già inavvicinabili in molte regioni di Italia, aumenteranno il loro
tariffario. È
dovere del governo calcolare preventivamente quali effetti una legge potrà avere
sui suoi cittadini». Per
deputati e senatori è previsto un taglio del reddito pari al 10% fino a 90.000
euro e al 20% per la quota superiore a 150.000 euro. Per chi ha un reddito da lavoro privato sono
previsti tagli degli stipendi, pari al 20% per i redditi oltre 90.000 e del 40%
per i redditi oltre 150.000 euro. Ma se ricordiamo che, per
deputati e senatori, la voce ''lavoro privato'' significa spesso
stipendi da nababbi, non è ridicola la riduzione decisa? I super-ricchi
dovranno versare un contributo di solidarieta', con un'aliquota del 3% per i
redditi oltre 300.000 euro, che dovrà essere versato fino al raggiungimento del
pareggio di bilancio. Per le rendite finanziarie il prelievo sale al 20% con
l'eccezione dei titoli di Stato, per i quali l'aliquota rimane al 12,5%. Sono
diverse le norme messe in campo per recuperare il denaro dovuto all'erario. Gli
evasori che hanno aderito al condono tombale 2002, ma non hanno pagato la
seconda rata, dovranno versare quanto dovuto. La manovra ripristina anche la
possibilità del carcere, ma solo per imposte evase superiori a 3 milioni di euro
e al 30 del volume d'affari. Arrivano nuovi giochi d'azzardo e lotterie, da cui
sono attesi 1,5 miliardi nel 2012. « Un altro pericolo – dice
Finocchiaro – viene da altre possibili manovre al vaglio dei progettisti ». Il presidente vicario del Pdl alla Camera
Massimo Corsaro ha proposto un patto bipartisan con la creazione di un fondo per
riacquistare il debito pubblico. Oppure la patrimoniale "hard", prospettata da
Amato e Capaldo o, ancor più temibile, una nuova stagione di privatizzazioni.
Gli enti locali possiedono 675 società: 72
nell'energia, 52 aeroporti e interporti, 87 nel settore dell'acqua (la cui
vendita è tuttavia bloccata dal referendum). Per ora la manovra di Tremonti si
limita a dare incentivi ai Comuni che
privatizzano, ma in serbo, un processo di trasformazione in
spa in pieno stile sistema bancario quando, prima del sistema
delle Fondazioni, era dominato dagli enti pubblici. Insomma, come si
dice: sbagliare è umano, perseverare è diabolico.
Non è escluso Tremonti non
riprenda il suo vecchio progetto di dismissioni del
patrimonio statale. Secondo i documenti
elaborati dalla commissione Giarda si tratta di 904 miliardi, tra immobili,
terreni opere d'arte e aziende di Stato. I terreni pubblici coprono, ad esempio
il 17 per cento dell'intero territorio nazionale. Dipinti, statue, manufatti
archeologici, manoscritti ecc, valgono circa 13 miliardi: si tratta di 3 milioni
e 200 mila singoli beni di cui solo il 30 per cento è esposto nei musei.
L'appello della Federcontribuenti: « Fermate questi pazzi
scatenati, o l'Italia sarà destinata ad una landa deserta»
fonte: www.federcontribuenti.it
Nessun commento:
Posta un commento