Come anticipato ieri la Camera ha approvato il testo unificato delle proposte di
legge: Commercializzazione del metano per autotrazione (A.C. 2172 ed
abbinate-A). Il disegno di legge è diretto ad incentivare , specie nelle grandi
aree metropolitane, nelle aree a rischio di superamento dei valori limite e
delle soglie di allarme di inquinamento e sulla rete autostradale, l'impiego del
metano per autotrazione - cui viene riconosciuta la caratteristica merceologica
di carburante -, a motivo del suo ridotto impatto ambientale, della sicurezza
intrinseca del suo utilizzo e della continuità delle forniture.
In attesa che il provvedimento venga approvato
anche dall'altro ramo del Parlamento eccovi le principali novità:
Ai fini della razionalizzazione e dell’incremento
della rete degli impianti di distribuzione di metano per
autotrazione, vengono estese a tali impianti le disposizioni in materia di
liberalizzazione dell’attività di distribuzione dei carburanti e di
ristrutturazione della rete distributiva di cui al D.Lgs.
32/1998 e al D.L.
112/2008.
Si demanda quindi ad apposito decreto
ministeriale l’individuazione dei criteri e delle modalità di
Con altro decreto ministeriale, sentita la
Conferenza unificata, si provvederà all’individuazione dei principi generali cui
dovranno attenersi le regioni nel redigere i piani di sviluppo della rete di
distribuzione del metano, prevedendo l’obbligo di installazione di impianti di
distribuzione in rapporto alla densità abitativa e di autorizzazione di nuovi
impianti che prevedano - specie nelle aree urbane e sulla rete autostradale -
punti di rifornimento a metano, nonché la semplificazione delle procedure
autorizzative per la realizzazione di nuovi impianti di distribuzione e per
l’adeguamento di quelli già esistenti.
Per incentivare la realizzazione di impianti di
distribuzione del metano, le condotte di allacciamento che
collegano gli stessi impianti alla rete di metanodotti esistente vengono
dichiarate di pubblica utilità rivestendo carattere di
indifferibilità ed urgenza.
L’Autorità per l’energia elettrica e il gas
(AEEG) provvede all’aggiornamento dei codici di rete, individuando regole
specifiche relative all’accesso e allo stoccaggio dei volumi di metano per
autotrazione e al superamento delle capacità giornaliere e annuali impegnate
sulle reti di metanodotti.
Inoltre il provvedimento prevede anche norme per
favorire e promuovere la produzione e l’uso di biometano come
carburante per autotrazione anche in realtà geografiche dove la rete del metano
non è presente. Il biometano è un biogas che attraverso un processo di
raffinazione arriva ad una concentrazione di metano del 95%, ed è utilizzato
come biocombustibile per i veicoli a motore, al pari del gas naturale. I
Piani regionali sul sistema distributivo dei carburanti
prevedono la possibilità per i comuni di autorizzare con iter
semplificato la realizzazione di impianti di distribuzione di biometano anche
presso gli impianti di produzione di biogas. I Piani regionali in particolare
prevedono l’installazione di impianti di distribuzione del metano in rapporto
alla densità abitativa e più in generale l'obbligo, nel
rispetto dell’autonomia di Regioni ed enti locali, di autorizzazione di
nuovi impianti di distribuzione, con particolare riguardo alle aree
urbane e alla rete autostradale. All’AEEG spetta la determinazione delle
condizioni tecniche ed economiche per l'erogazione del servizio di connessione
di impianti di produzione di biometano alle reti del gas naturale.
Si prevedono inoltre incentivi alla
ricerca nel settore del metano per autotrazione disponendo che, a
decorrere dal 2011, è istituito un Fondo volto a finanziare progetti di
ricerca diretti a promuovere l’uso del metano per autotrazione e a
sviluppare nuove tecnologie motoristiche che riducano i consumi e le emissioni
inquinanti. In particolare, si tratta dei progetti per una maggiore efficienza
dei veicoli a metano, per lo sviluppo dell'utilizzo del bio-metano, di miscele
metano-idrogeno, del GNL nei trasporti pesanti e per promuovere la realizzazione
di impianti specializzati di distribuzione del metano per le pubbliche
amministrazioi e le aziende municipalizzate al fine di favorire la diffusione di
veicoli a metano e biometano. Ad alimentare il Fondo si provvede tramite un
contributo a carico dei soggetti che forniscono il metano ai
gestori degli impianti di distribuzione e dei proprietari di carri bombolai
destinati al trasporto del metano.
Viene istituita, presso il Ministero dello
sviluppo economico, la Cassa per la gestione del metano per
autotrazione, con il compito di determinare i predetti contribuiti, di
provvedere alla punzonatura delle bombole serbatoio, alla loro verifica
periodica e alla loro sostituzione se necessaria. L’amministrazione della Cassa
è affidata ad un Comitato, composto da cinque membri, nominato con decreto del
Ministro dello sviluppo economico, con il quale si provvede altresì a definire i
criteri e le modalità di organizzazione e di funzionamento della Cassa
stessa.
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lunedì 19 settembre 2011
Legge "Metano per autotrazione": ecco le novità in attesa dell'approvazione definitiva
tratto da www.ecomotori.net
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