FARMACI: ANTITRUST SANZIONA PFIZER CON UNA MULTA DI 10,6 MILIONI DI EURO PER ABUSO DI POSIZIONE DOMINANTE
Con una strategia escludente ha ostacolato, rallentandolo,
l’ingresso dei farmaci generici per la cura del glaucoma. Per il
Servizio Sanitario Nazionale un mancato risparmio di 14 milioni
L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, nella riunione
dell’11 gennaio 2012, ha deliberato che il gruppo Pfizer, multinazionale
operante nel settore farmaceutico, ha abusato della propria posizione
dominante nel mercato della commercializzazione di farmaci a base del
principio attivo latanoprost per la cura del glaucoma, mettendo
in atto una complessa strategia finalizzata ad ostacolare l’ingresso
dei genericisti sul mercato stesso.
L’Antitrust, che ha sanzionato il gruppo con una multa di 10,6
milioni di euro, ha anche intimato la cessazione del comportamento
illegittimo.
Il ritardo dell’immissione dei farmaci generici è costato al Servizio
Sanitario Nazionale, che rimborsa il medicinale utilizzato per il
glaucoma ai pazienti, circa 14 milioni di euro in termini di mancato
risparmio: la presenza sul mercato dei produttori del farmaco
equivalente ha infatti comportato l’immediata riduzione del prezzo, che
si è sostanzialmente dimezzato.
L’istruttoria è stata avviata a seguito della denuncia della società
Ratiopharm Italia, interessata a produrre il farmaco generico, e di una
ulteriore segnalazione dell’European Generic Medicines Association.
Dalla documentazione raccolta dagli uffici dell’Autorità è emersa
l’esistenza di una complessa strategia di Pfizer, che deteneva il 60%
del mercato di riferimento, a difesa del farmaco Xalatan, leader
mondiale nella cura del glaucoma e prodotto di punta della società. I
comportamenti sono risultati finalizzati principalmente a proteggere la
sua quota di mercato dall’ingresso dei medicinali equivalenti, a seguito
della scadenza della protezione brevettale, fissata per settembre 2009.
La strategia di Pfizer è consistita nell’aver prolungato
artificiosamente tale protezione dal settembre 2009 al luglio 2011 e,
successivamente, al gennaio 2012, per allinearla a quella in vigore
negli altri Paesi europei. I produttori di farmaci generici si sono così
trovati in un clima di incertezza giuridica sulla possibilità di
commercializzare le specialità equivalenti a base di latanoprost.
Ad aumentare il grado di incertezza hanno contribuito le numerose
diffide inviate da Pfizer ai genericisti, che hanno condotto a un
contenzioso amministrativo e civile, con importanti richieste di
risarcimento danni in caso di commercializzazione dei medicinali
generici prima della nuova scadenza della protezione brevettale di
Xalatan di luglio 2011.
Il risultato di questa strategia è che il primo ingresso sul mercato è
stato possibile solo a maggio 2010, mentre gli ultimi operatori sono
entrati sul mercato a distanza di oltre un anno e mezzo dalla scadenza
brevettale.
In base ai dati di settore, presentati dalla stessa Pfizer, è emerso
che il ritardato ingresso dei genericisti, di circa sette mesi, sul
mercato ha consentito alla società di continuare a godere di un
prolungamento della rendita monopolistica quantificabile - considerando
la quota di mercato guadagnata dai genericisti nei primi sette mesi dal
loro ingresso sul mercato - in circa 17 milioni di euro.
Grazie alla sua strategia, Pfizer è riuscita a:
1)rendere
più oneroso per i genericisti il costo effettivo di ingresso sul
mercato, in termini di programmazione e di efficacia;
2) ritardare di
almeno sette mesi l’ingresso delle specialità equivalenti di Xalatan sul
mercato;
3) mantenere - di fatto - l’esclusiva nella
commercializzazione di farmaci a base di latanoprost, anche
successivamente al venir meno delle copertura brevettale;
4) provocare
un mancato risparmio per il SSN, stimabile in circa 14 milioni di euro.
Tali elementi hanno indotto l’Autorità a qualificare come molto grave l’illecito concorrenziale sanzionato.
Comunicato stampa AGCM
fonte: www.agcm.it
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