sabato 17 marzo 2012

Da Trentino inBlu al blog: italia-programmi.net e la bufala del giudice tributario


Questa settimana torniamo ad occuparci della vicenda italia programmi.net, ossia il sito web (e la società Estesa Limited) che sta tormentando molti consumatori italiani chiedendo il pagamento di una somma di denaro di 122,90 euro per la mera iscrizione al proprio sistema di downloading web.

Alcuni nostri associati ci hanno segnalato la vicenda ed abbiamo avviato le opportune verifiche del caso sul punto, segnalando la vicenda all'AGCM.
Di recente, però, un nostro associato ci ha reso noto che la società di cui sopra sta insistendo nelle proprie pretese ed ha inviato una mail con la quale propone una tanto singolare quanto falsa minaccia.
  1. ITALIA-PROGRAMMI.NET E LA RICHIESTA RIVOLTA AI CONSUMATORI 
    Occorre premettere che Italia-programmi.net non è nuova a questa attività di richiesta illegittima di denaro ai consumatori. 
    Abbiamo già affrontato l'argomento (vedi qui), evidenziando come molti utenti, cercando attraverso un motore di ricerca dei software da scaricare, sono capitati sul sito web di www.italia-programmi.net. Selezionando il link, i consumatori sono stati direzionati verso tale sito web ove è stata offerta loro la possibilità di scaricare il programma (con la dicitura “SCARICALO SUBITO”), previa compilazione di un format con tutti i dati personali utili alla registrazione. 
    La compilazione di questo format ha comportato per i consumatori la sottoscrizione inconsapevole di un contratto biennale con la società Estesa Ltd, con sede nella Repubblica delle Seychelles, per la fornitura di software al costo annuale di 96 euro da pagare anticipatamente una volta l’anno. 
    I termini della registrazione a questo servizio a pagamento sono del tutto inesistenti o, comunque, insufficienti, così come accertato dall'Antitrust. 
    La società Estesa, concesso il termine per il recesso, ha iniziato a sollecitare il pagamento ai malcapitati consumatori, sostenendo che il contratto si sarebbe perfezionato. 
    Questi ultimi si sono visti recapitare lettere di sollecito e minacce di avvio di azioni legali nei propri confronti, con richiesta di pagamento dell'importo tramite bonifico da disporsi su un istituto di credito di Cipro.
  1. L'ANTITRUST INTERVIENE E SANZIONA IL SERVIZIO DI ITALIA-PROGRAMMI 
    L'attività posta in essere dalla Estesa Limited, titolare di italia-programmi.net, è stata oggetto di vari interventi da parte dell'Autorità Garante Concorrenza e Mercato, la quale ha sanzionato (anche con una multa di 1.500.000,00 euro) la società per condotta commerciale scorretta.
    Di recente, L'Antitrust ha reso noto di aver trasmesso copia del provvedimento alla           Procura della Repubblica di Roma, la quale ha avviato le indagini al fine di verificare    l'esistenza di qualche attività illecita.
  1. I NUOVI SOLLECITI DI PAGAMENTO INVIATI DA ITALIA-PROGRAMMI E LA BUFALA DEL GIUDICE TRIBUTARIO 
    La società Estesa Limited, tutt'altro che rassegnata, sta continuando ad inviare solleciti di pagamento a coloro che hanno aderito al “pacco” di italia-programmi. 
    Un nostro associato ci ha informato che la Estesa Limited lo ha minacciato di ricorrere al “giudice tributario” nel caso di omesso pagamento della somma pretesa. 
    Riportiamo, di seguito, uno stralcio della lettera inviata all'associato.
Italia-Programmi.net
    Gentile Signor xxxxx! 
    ci dispiace comunicarla che, ad oggi, non abbiamo percepito il pagamento della nostra fattura nr. xxxxx, ed non avendo preso in considerazione le nostre comunicazione di solleciti tramite e-mails, lettere ed anche da parte del nostro ufficio recupero crediti,siamo
    costretti: 
    - a fissare una udienza presso Giudice tributario tramite nostro avvocato.
    - spese a carico Vostro per le ingiunzioni tributarie. 
    Le comunichiamo che, se entro il giorno xxxxx non provvedera ad effetuare il pagamento di 122,90 Euro per la Vostra iscrizione al nostro sito fatto senza dubbio da lei come dimostrato nelle precedenti comunicazione, Le faremo fissare dal nostro avvocato la data di udienzapresso il Tribunale Regionale Giudiziario.
          Già da queste poche righe si evince con chiarezza che questa lettera è una bufala!
    a. La lettera presenta, come al solito, imprecisioni grammaticali e di forma tipiche di chi ha utilizzato un normale traduttore on line per tradurre il testo della lettera; 

    b. Il termine “giudice tributario regionale” è generico e, quindi, non corretto. 
    Per essere più chiari, esiste la Commissione Tributaria Provinciale, la quale però non è competente per le controversie che hanno ad oggetto l'omesso pagamento per un servizio offerto da un privato.
    La Commissione Tributaria è competente per le sole liti aventi ad oggetto tributi vantati dallo Stato, così come previsto a mente dell'art. 2 del d. lgs. 546/1992.
    Le controversie aventi ad oggetto rapporti tra private sono decise dal giudice ordinario (Giudice di Pace per una questione di valore).

    c. Non esiste, in ogni caso, alcun Tribunale Giudiziario Regionale, in quanto Estesa Limited dovrebbe avviare la controversia rivolgendosi al giudice civile nel luogo ove risiede il consumatore. 

    d. Non è vero, inoltre, che il giudice fissa la data dell'udienza sulla base dell'iniziativa del loro avvocato. Sempre il decreto legislativo 546/1992, che regola la procedura del processo tributario, stabilisce che il ricorso viene inoltrato alla segreteria della Commissione Tributaria. Quest'ultima, in accordo con il Presidente della sezione, fissa l'udienza ove viene discussa la controversia. 

    e. Non esiste il termine “spesa per ingiunzione tributaria”. Una autentica invenzione!

    f. Sono indicate alcune imprecisioni anche in merito alla presunta indagine penale avviata nei confronti di coloro che hanno aderito a questo sito web.

Vi invitiamo, quindi, a diffidare di queste lettere (o mail) ed inviare, anche rivolgendovi alla nostra associazione, una lettera di diffida alla società Estesa Limited.


Vi proponiamo, di seguito, il modello di mail inviata da questa società.

5 commenti:

  1. dove devo spedire la lettera di diffida ? A Roma? Alla sede legale?

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  2. Questa mattina, nel nostro incontro radiofonico con i consumatori di Trentino inBlu, abbiamo chiarito che può essere sufficiente inviare la lettera di risposta all'indirizzo indicato dalla società Estesa Limited nella propria diffida, e quindi all'indirizzo di Roma.

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  3. questa mattina ho ricevuta l'email dell'ingiunzione tramite tribunale!!! provo a chiamare ma è sempre occupato!!! mando una mail ma compare un errore nel server!!! io non pago nulla!! ho già avvertito la guardia di finanza del mio paese!!! non pagate ragazzi!!!!!

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  4. Alcuni lettori del blog ci segnalano che italia - programmi ha cominciato ad inviare nuove mail di sollecito al pagamento dell'importo secondo le modalità che abbiamo già raccontato in questo post.
    Vi invitiamo a non versare alcun importo a questa società e, in risposta alla loro mail, potete indicare il link di questo post (http://consumatoreinformato.blogspot.it/2012/03/da-trentino-inblu-al-blog-italia.html)

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