A volte il modo migliore per proporre possibili soluzioni/idee per i consumatori è quello di raccontare vicende personali ed in particolare, ragionare su possibili comportamenti da tenere quando ci si trovi di fronte a determinate condotte poste in essere dal venditore.
Il caso che affrontiamo in questo post riguarda la tutela dei diritti del passeggero che abbia acquistato un biglietto per il treno Freccia Rossa e si trovi, suo malgrado, a dover spendere otto euro extra non dovuti per un cambio.
(1) La vicenda
La storia che vi rappresentiamo di seguito è abbastanza semplice ed ha inizio quando viene prenotato e acquistato un biglietto andata/ritorno con treno Freccia Rossa per il tratto Torino - Milano.
Trenitalia offre, per coloro che acquistano biglietti Freccia Rossa, la possibilità di cambiare il proprio biglietto con altro altro treno della medesima specie, sempreché:
a.- il cambio riguardi un treno della medesima categoria programmato entro 60 minuti successivi dal treno per il quale è stato acquistato il biglietto;
b.- il treno non sia interamente occupato, ossia tutti i posti non siano prenotati e utilizzati da altri viaggiatori.
In tale ultimo caso, Trenitalia prevede un sovrapprezzo di euro 8 per il passeggero che chieda il cambio, obbligandolo a stare in piedi.
E ciò è accaduto nella vicenda che vi stiamo narrando, ove il nostro consumatore, dopo aver percorso comodamente la tratta Torino - Milano, si è trovato nella impossibilità di poter regolarmente prendere il treno di ritorno verso la città piemontese per il quale aveva già acquistato il biglietto, rivolgendosi al servizio clienti di Trenitalia per ottenere il cambio.
Ed in quella sede, il responsabile della biglietteria di Milano Porta Garibaldi gli rendeva noto che il cambio non era possibile, in quanto il treno successivo era completamente "esaurito", e quindi, l'unica possibilità per poter comunque accedere al Freccia Rossa era quello di pagare otto euro extra, restando in piedi.
Gli otto euro extra dovevano essere versati al controllore, al momento in cui si accedeva al Freccia Rossa, pena il pagamento della relativa penale.
Consapevole degli otto euro extra, il nostro consumatore si recava presso il binario per accedere al treno e salito sul Freccia Rossa veniva colpito da questa insolita situazione, che vi rappresentiamo di seguito.
Di seguito, il modello di reclamo di Trenitalia che può essere utilizzato per ogni disagio occorso utilizzando qualsiasi treno dell'ex monopolista.
Trenitalia offre, per coloro che acquistano biglietti Freccia Rossa, la possibilità di cambiare il proprio biglietto con altro altro treno della medesima specie, sempreché:
a.- il cambio riguardi un treno della medesima categoria programmato entro 60 minuti successivi dal treno per il quale è stato acquistato il biglietto;
b.- il treno non sia interamente occupato, ossia tutti i posti non siano prenotati e utilizzati da altri viaggiatori.
In tale ultimo caso, Trenitalia prevede un sovrapprezzo di euro 8 per il passeggero che chieda il cambio, obbligandolo a stare in piedi.
E ciò è accaduto nella vicenda che vi stiamo narrando, ove il nostro consumatore, dopo aver percorso comodamente la tratta Torino - Milano, si è trovato nella impossibilità di poter regolarmente prendere il treno di ritorno verso la città piemontese per il quale aveva già acquistato il biglietto, rivolgendosi al servizio clienti di Trenitalia per ottenere il cambio.
Ed in quella sede, il responsabile della biglietteria di Milano Porta Garibaldi gli rendeva noto che il cambio non era possibile, in quanto il treno successivo era completamente "esaurito", e quindi, l'unica possibilità per poter comunque accedere al Freccia Rossa era quello di pagare otto euro extra, restando in piedi.
Gli otto euro extra dovevano essere versati al controllore, al momento in cui si accedeva al Freccia Rossa, pena il pagamento della relativa penale.
Consapevole degli otto euro extra, il nostro consumatore si recava presso il binario per accedere al treno e salito sul Freccia Rossa veniva colpito da questa insolita situazione, che vi rappresentiamo di seguito.
Come potete ben vedere, le carrozze del Freccia Rossa Milano - Torino erano tutt'altro che occupate in tutti i loro posti, ed anzi erano discretamente deserte.
Di fronte a questa evidente discrepanza tra quanto comunicato dall'addetto alla biglietteria di Trenitalia e la situazione prospettatasi sul Freccia Rossa, il nostro amico consumatore non ha non potuto che esporre la propria lamentela al controllore, il quale non è stato di grande aiuto, se non limitandosi a chiedere il pagamento di euro 8,00.
(2) cosa fare? il modello di reclamo
Cosa fare in questi casi? in primo luogo vi consigliamo di prendere nome e cognome della persona che vi fornisce informazioni rivelatesi, in seguito, false.
In secondo luogo, entro i quindici giorni successivi al giorno in cui avete sofferto il disagio, proponete dettagliato reclamo a Trenitalia, accompagnato da ogni informazione utile, e corredato dal biglietto e da prove fotografiche (o testimonianze), chiedendo il rimborso dell'importo extra pagato e non dovuto.
Di seguito, il modello di reclamo di Trenitalia che può essere utilizzato per ogni disagio occorso utilizzando qualsiasi treno dell'ex monopolista.



Nessun commento:
Posta un commento