L'Antitrust ha ribadito, di recente, i principali consigli che possono essere seguiti dai consumatori che vogliano acquistare prodotti/servizi attraverso siti web.
Il decalogo proposto da AGCM si fonda sulle nuove norme introdotte in materia e che hanno migliorato diritti/tutele dei consumatori che si trovano a dover fronteggiare proposte commerciali aggressive (vedi qui).
Di seguito, i suggerimenti provenienti dall'Autorità garante.
1) Stop a spese e costi nascosti su internet
I
consumatori saranno protetti dalle "trappole
dei costi" su
internet, incluse le situazioni in cui i truffatori si fanno pagare
con l'inganno per servizi cosiddetti "gratuiti", quali
oroscopi o ricette. Da adesso in poi, i consumatori dovranno
confermare esplicitamente di aver capito che il servizio è a
pagamento.
2)
Maggiore trasparenza dei prezzi
I
venditori dovranno indicare chiaramente il costo
totale del
prodotto o servizio, incluso qualunque addebito supplementare. Gli
acquirenti online non dovranno pagare spese o altri costi se non ne
sono stati adeguatamente informati prima di effettuare l'ordine.
3)
Divieto delle caselle preselezionate sui siti web
Quando
si fanno acquisti online, ad esempio per un biglietto aereo, è
possibile che vengano offerte opzioni supplementari, quali
assicurazioni viaggio o noleggi auto. Questi servizi supplementari
possono essere offerti mediante le cosiddette "caselle
preselezionate". Attualmente i consumatori sono spesso costretti
a deselezionare queste
caselle
se non desiderano i servizi supplementari. Con la nuova legge europea
in vigore in Italia, le caselle preselezionate sono vietate in tutta
l'UE.
4)
14 giorni per cambiare idea su un acquisto fatto anche on line
Il
periodo
durante il quale i consumatori possono recedere dal contratto di
acquisto è
portato a 14 giorni di calendario (rispetto ai sette finora
prescritti dalla normativa dell'UE). I consumatori possono restituire
le merci per qualunque ragione, se
cambiano
idea. Un'ulteriore protezione dalla carenza di informazioni: qualora
un venditore non informi
chiaramente il
cliente circa il diritto di recesso, la durata del periodo di
ripensamento è estesa a un anno.
-
I consumatori saranno tutelati e beneficeranno del diritto di recesso
anche in caso di
visite
effettuate su richiesta,
vale a dire quando il commerciante ha precedentemente chiamato il
consumatore sollecitando con insistenza una visita. Inoltre, non sarà
più necessario operare una distinzione tra visite effettuate su
richiesta e visite non richieste; sarà così evitata l'elusione
delle norme.
-
Il diritto di recesso è esteso alle aste
online,
come eBay, benché le merci acquistate tramite asta possano essere
restituite solo se acquistate da un venditore professionista.
-
Il periodo
di recesso decorrerà
dal momento in cui il consumatore riceve le merci e non, come prima,
dal momento della conclusione del contratto. Le norme si applicano a
vendite
via internet, per telefono e per corrispondenza e a vendite
effettuate al di fuori di punti vendita, ad esempio al domicilio del
consumatore, per strada, in un "party Tupperware" o durante
una gita organizzata dal commerciante.
5)
Maggiori diritti di rimborso
I
commercianti sono tenuti a rimborsare
i
consumatori per il prodotto entro
14 giorni dal recesso.
Il rimborso deve coprire anche le spese
di consegna.
In generale, il commerciante
assume
su di sé il rischio
di eventuali danni alle
merci che si verificano durante il trasporto fino al momento in cui
l'acquirente ne prende possesso.
6)
Introduzione di un modulo di recesso standard per l'intera UE
I
consumatori possono disporre di un modulo di recesso standard che
potranno usare (senza essere obbligati a farlo) se, avendo cambiato
idea, desiderano recedere da un contratto concluso a distanza o a
domicilio. Ciò renderà più facile e rapido il recesso se il
contratto è stato concluso nell'UE.
7)
Eliminazione di sovrattasse per l'uso di carte di credito e di
servizi di assistenza telefonica
I
commercianti non possono più addebitare ai consumatori costi
supplementari per i pagamenti con carta
di credito (o
altri mezzi di pagamento), se non i costi effettivamente sostenuti
per offrire tale opzione di pagamento. I commercianti che mettono a
disposizione linee
telefoniche di assistenza,
su cui i clienti possono contattarli relativamente al contratto, non
potranno addebitare più dei normali costi telefonici per le
telefonate effettuate.
8)
Informazioni più chiare su chi sopporta le spese di restituzione
delle merci
Se
i commercianti intendono far sostenere ai clienti i costi di resa
delle merci in caso di ripensamento, essi devono informarne
chiaramente e preventivamente i
consumatori, altrimenti tali costi rimarranno a loro carico. Prima
della vendita, il commerciante deve fornire almeno una chiara stima
dei costi massimi di resa di merci ingombranti, ad esempio un divano,
acquistate via internet o per corrispondenza, così che il
consumatore possa decidere in modo informato da chi acquistare.
9)
Più tutele per i consumatori negli acquisti digitali
Anche
le informazioni sui contenuti
digitali devono
essere più chiare, comprese quelle
relative
alla compatibilità con hardware e software e all'applicazione di
eventuali sistemi tecnici di protezione - che ad esempio limitino il
diritto del consumatore di fare copie del contenuto. I consumatori
hanno il diritto di recedere dagli acquisti di contenuti digitali,
come i download di musica o di video, ma solo fino a quando ha inizio
l'effettivo processo di download.
10)
Più tutele e norme comuni anche per le imprese
Tra
queste figurano:
-
un unico gruppo di norme fondamentali per i contratti a distanza
(vendite per telefono,
per
corrispondenza o via internet) e per i contratti conclusi al di fuori
dei punti vendita
(vendite
concluse fuori dai locali della società, ad esempio per strada o a
domicilio) nell'Unione europea, che creino eque
condizioni di concorrenza e
riducano
i costi delle operazioni per
i commercianti transfrontalieri, specialmente nel caso delle vendite
via internet;
-
moduli
standard che
faciliteranno l'attività delle imprese: un modulo da compilare
contenente le informazioni obbligatorie sul diritto di recesso;
-
norme specifiche previste per le piccole imprese e le imprese
artigiane,
ad esempio per gli idraulici. Non vi sarà diritto di recesso nel
caso di riparazioni urgenti e di lavori di manutenzione.
Fonte: AGCM
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