Questa domenica vi proponiamo il recentissimo provvedimento sanzionatorio adottato dall'Antitrust a Fiat per aver messo in atto delle pratiche commerciali scorrette, attraverso spot pubblicitari trasmessi nei mesi scorsi attraverso i mezzi di comunicazione più importanti a livello nazionale.
Nei mesi scorsi, in particolare, FCA (Fiat Chrysler Automobiles) ha proposto alcune offerte per l'acquisto dei propri veicoli (Panda, Punto, Qubo etc..) a prezzi particolarmente interessanti.
Uno dei mezzi pubblicitari oggetto di analisi da parte dell'Antitrust era il seguente: “Fiat proroga la più pesante delle offerte! Con formula mano pesante Panda è tua a 8.000 euro con 5 porte, clima e radio. Anche senza rottamazione. Fino al 31 ottobre!”. A fronte di tale indicazione del prezzo dell’autovettura, in una nota con ridotti caratteri grafici, era precisato “prezzo promo 8.000 €, a fronte dell’adesione al finanziamento specifico di FCA Bank (IPT e contributo PFU esclusi) e dell'immatricolazione entro il 31 ottobre 2015. Es. fin.: Anticipo Zero, 72 rate mensili di € 157,00, Importo Totale del Credito € 9.253,50 (inclusa Marchiatura SavaDna € 200 e Polizza Pneumatici € 29,75, Prestito Protetto facoltativo € 708, spese pratica € 300, Bolli € 16,00). Interessi € 1.799. Importo Totale Dovuto € 11.325, spese incasso SEPA € 3,5/rata, spese invio e/c €3/anno. TAN fisso 5,95%, TAEG 9,45%. Salvo approvazione”
La pratica commerciale posta in essere da Fiat, quindi, ha riguardato la proposta di promozioni sull'acquisto delle autovetture del marchio FIAT, con la proposta di formule particolarmente interessanti per il consumatore, allettato da un prezzo in promozione decisamente più contenuto rispetto a quello ordinario.
L'Autorità garante ha accertato, però, che questo e altri messaggi pubblicitari diffusi da FIAT negli ultimi mesi, hanno subordinato l'acquisto al prezzo pubblicizzato alla accensione di un contratto di finanziamento con FCA Bank S.p.a..
In altri termini, l'offerta era riservata solo a coloro che avessero usufruito del finanziamento con FCA Bank S.p.A., società del gruppo FCA, circostanza non adeguatamente chiarito nei messaggi pubblicitari.
Né i messaggi rendevano noto il costo del credito al consumo soggetto per l'acquirente che intendesse acquistare l'automobile a rate, né tantomeno il prezzo complessivo e reale pagato dal consumatore.
Ne derivava che l'importo indicato nel messaggio pubblicitario non corrispondeva al prezzo complessivo che l'acquirente avrebbe versato acquistando il veicolo attraverso il credito al consumo.
Per tali ragioni, l'Antitrust ha condannato FCA Italy S.p.a. al pagamento di euro 300.000,00 per pratica commerciale scorretta, avendo violato gli artt. 20, 21 comma 1, lettera d), e 22, commi 1, 2 e 4, lettera d), del Codice del Consumo.
Qui il provvedimento di AGCM.
Nei mesi scorsi, in particolare, FCA (Fiat Chrysler Automobiles) ha proposto alcune offerte per l'acquisto dei propri veicoli (Panda, Punto, Qubo etc..) a prezzi particolarmente interessanti.
Uno dei mezzi pubblicitari oggetto di analisi da parte dell'Antitrust era il seguente: “Fiat proroga la più pesante delle offerte! Con formula mano pesante Panda è tua a 8.000 euro con 5 porte, clima e radio. Anche senza rottamazione. Fino al 31 ottobre!”. A fronte di tale indicazione del prezzo dell’autovettura, in una nota con ridotti caratteri grafici, era precisato “prezzo promo 8.000 €, a fronte dell’adesione al finanziamento specifico di FCA Bank (IPT e contributo PFU esclusi) e dell'immatricolazione entro il 31 ottobre 2015. Es. fin.: Anticipo Zero, 72 rate mensili di € 157,00, Importo Totale del Credito € 9.253,50 (inclusa Marchiatura SavaDna € 200 e Polizza Pneumatici € 29,75, Prestito Protetto facoltativo € 708, spese pratica € 300, Bolli € 16,00). Interessi € 1.799. Importo Totale Dovuto € 11.325, spese incasso SEPA € 3,5/rata, spese invio e/c €3/anno. TAN fisso 5,95%, TAEG 9,45%. Salvo approvazione”
La pratica commerciale posta in essere da Fiat, quindi, ha riguardato la proposta di promozioni sull'acquisto delle autovetture del marchio FIAT, con la proposta di formule particolarmente interessanti per il consumatore, allettato da un prezzo in promozione decisamente più contenuto rispetto a quello ordinario.
L'Autorità garante ha accertato, però, che questo e altri messaggi pubblicitari diffusi da FIAT negli ultimi mesi, hanno subordinato l'acquisto al prezzo pubblicizzato alla accensione di un contratto di finanziamento con FCA Bank S.p.a..
In altri termini, l'offerta era riservata solo a coloro che avessero usufruito del finanziamento con FCA Bank S.p.A., società del gruppo FCA, circostanza non adeguatamente chiarito nei messaggi pubblicitari.
Né i messaggi rendevano noto il costo del credito al consumo soggetto per l'acquirente che intendesse acquistare l'automobile a rate, né tantomeno il prezzo complessivo e reale pagato dal consumatore.
Ne derivava che l'importo indicato nel messaggio pubblicitario non corrispondeva al prezzo complessivo che l'acquirente avrebbe versato acquistando il veicolo attraverso il credito al consumo.
Per tali ragioni, l'Antitrust ha condannato FCA Italy S.p.a. al pagamento di euro 300.000,00 per pratica commerciale scorretta, avendo violato gli artt. 20, 21 comma 1, lettera d), e 22, commi 1, 2 e 4, lettera d), del Codice del Consumo.
Qui il provvedimento di AGCM.
AGCM - sanzione Fiat by Consumatore Informato
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