
◻ Il quadro normativo: Il dl fiscale 2018, convertito in legge entrata in vigore il 6 dicembre 2017, ha finalmente introdotto la fatturazione su base mensile o di multipli del mese, fatta eccezione per le offerte promozionali a carattere temporaneo, che se non vengono rinnovate potranno prevedere scadenze inferiori (v. legge 4 dicembre 2017, n. 172).
Tutti i principali operatori dispongono di 120 giorni dall'entrata in vigore della normativa per modificare i software e ricalibrare le fatture di milioni di clienti.
Chi non si adegua verrà sanzionato con multe salate comminate dall'Agcom e, in ogni caso, sarà tenuto a rimborsare le somme indebitamente percepite dagli utenti.
In questo blog abbiamo già segnalato la pratica scorretta avviata dagli operatori di telefonia ed internet (ma anche dalla più grande piattaforma televisiva a pagamento: Sky), i quali hanno imposto ai loro clienti di pagare le bollette ogni 28 giorni (v. link) e, nel frattempo, abbiamo auspicato un intervento risolutivo del legislatore.
E pur vero che tale condotta non è passata inosservata e, tra delibere ed interventi dell'Agcom, aveva conosciuto una prima e parziale battuta d'arresto: in particolare, si distinguono la delibera del 24 marzo 2017 (v. link) e la Comunicazione n. 498/17/CONS,(v. link) con la veniva ribadito - qualora ce ne fosse stato bisogno - che la "fatturazione mensile" si riferisce al mese solare e non a quello commerciale.
La questione è finita davanti al Giudice Amministrativo, poiché diverse compagnie, nel frattempo, sono state pesantemente multate e hanno impugnato gli interventi in oggetto.
Il TAR, per ora, ha "congelato" gli interventi per la difficoltà finanziaria delle compagnie telefoniche di ripetere ai clienti gli storni.
Restiamo, dunque, ad attendere l'udienza di merito per trarre definitive conclusioni sulla vicenda.
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