Il 2025 è iniziato con i soliti ed inevitabili aumenti che gravano sul bilancio della famiglia media italiana. Come stimato da alcune associazioni consumatori, l'aumento dovrebbe aggirarsi ai mille euro annui nucleo familiare, incremento non indifferente e che dovrebbe acuire le difficoltà economiche già patite nel periodo post covid.
Insomma, il carovita colpirà trasversalmente molti settori ed in particolare quelli primari ed essenziali, come energia e gas, alimentazione, assicurazioni, istruzione e ristorazione, senza dimenticare gli aumenti di benzina e del pedaggio delle autostrade.
Gli aumenti non stanno riguardando solo ino italiani, in quanto anche negli altri paesi dell'Unione europea il carovita è una realtà tanto da aver inciso in modo negativo sulla fiducia dei consumatori (vedi qui).
L’incremento dei prezzi è stato fomentato da una combinazione di fattori globali e nazionali, ed incide sulla qualità della vita del ceto medio, in quanto le famiglie sono nella condizione di dover ridurre i consumi, rinunciando a beni e servizi essenziali (ad esempio, la cura personale).
E' chiaro che siamo di fronte ad un problema non solo economico, ma anche sociale e che dovrebbe essere oggetto di plurimi ed immediati interventi, in particolare in quelle parti del territorio ove le disuguaglianze economiche sono più marcate e che
Evitare le diseguaglianze dovrebbe essere un fine che dovrebbe essere perseguito a livello locale e nazionale, cercando di evitare che i costi crescenti possano comportare, come naturale effetto, l'esclusione di parte della popolazione dall’accesso a beni e servizi essenziali.
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