Il nostro intervento
odierno è volto alla sintetica trattazione di un modello di consumo critico ed
alternativo fondato sul risparmio etico e su base generalizzata
Stiamo parlando del GAS
(Gruppo Acquisto Solidale), realtà ormai consolidata e compresa tra i modelli
di sviluppo provenienti "dal basso", vale a dire dalla gente comune.
Il GAS, infatti,
costituisce un momento di aggregazione e condivisione tra amici e conoscenti,
colleghi di lavoro che vogliono riflettere sui propri consumi e valutare scelte
alternative, tema di attualità alla luce della perdurante crisi economica, che
ha cambiato, almeno in parte, le abitudini alimentari degli italiani.
Con il presente contributo vogliamo presentare al lettore la realtà dei gruppi di acquisto solidale, illustrando alcuni aspetti che riguardano questo tipo di modello e segnalando altri modelli esistenti e funzionanti.
1) Che cos’è il
progetto GAS?
Il gruppo di acquisto
solidale è dato dall’unione di persone che si organizzano allo scopo di
acquistare prodotti alimentari, e non, direttamente dal produttore mediante un
unico ordine cumulativo indirizzato a quest’ultimo.
La costituzione di questi
gruppi permette di soddisfare il binomio fra risparmio e qualità,
quale ricerca sempre ambita da parte del consumatore stesso, che consente anche
allo stesso tempo di salvaguardare l’ambiente.
Facciamo un esempio: un
gruppo di amici o di vicini dello stesso quartiere si organizza per acquistare
dal contadino locale un unico stock di frutta e verdura.
I vantaggi sono svariati:
risparmio sui costi di trasporto, conoscenza della provenienza e della
produzione della materia prima, rispetto dell’ambiente, creazione di fiducia
tra produttore e consumatore e, perché no, instaurazione di nuove relazioni.
2) GAS: Come funziona?
La L. n. 244/2007
definisce questi gruppi come: “soggetti associativi senza scopo di lucro
costituiti al fine di svolgere attività di acquisto collettivo di beni e
distribuzione dei medesimi, senza applicazione di alcun ricarico,
esclusivamente agli aderenti, con finalità etiche, di solidarietà sociale e di
sostenibilità ambientale, in diretta attuazione degli scopi istituzionali e con
esclusione di attività di somministrazione e di vendita.”
I GAS, quindi, possono
avere la forma giuridica di un’associazione senza scopo di lucro, in
quanto non producono profitto, e in particolare sussistono due forme:
- ASP (Associazione Senza Profitto);
- ODV (Organizzazione di Volontariato).
L’attività di questi
gruppi non ha una natura commerciale, ma ha un fine etico e solidale
e, di conseguenza, risulta esente dal pagamento di tasse, quali IVA e imposte
sul reddito.
Altra caratteristica,
inoltre, è che per sussistere tali associazioni devono avere una determinata
organizzazione e regolarità negli acquisti condivisi. Di conseguenza, non si
possono limitare ad acquisti sporadici, ma devono essere continuativi nel tempo.
Un ulteriore elemento che
caratterizza questo tipo di soggetti giuridici è l’apporto volontario dei
partecipanti, i quali devono cooperare assieme senza un fine di lucro personale
rispetto al gruppo.
Possono sussistere
e cooperare nella medesima zona anche più gruppi di acquisto solidale, dando
così vita ad un Distretto di Economia Solidale (DES).