giovedì 8 settembre 2011

Da Trentino inBlu al blog: i famosi 7,00 € per il c.d. service charge ed altri costi occulti della crociera all inclusive

Oggetto del nostro incontro radiofonico di questa settimana sono i costi occulti che caratterizzano  le crociere all inclusive.

Da sempre riscuotono il favore dei consumatori e sono presentate come offerte speciali, imperdibili, a prezzi eccezionali che consentono all'acquirente di poter fare un'esperienza unica.

Stiamo parlando delle crociere all inclusive con le quali compagnie marine offrono – tutto incluso – un viaggio verso luoghi lontani attraverso il mezzo di trasporto più amato, la nave.

Il prezzo corrisposto dal turista corrisponde al servizio offerto dalla società? In altri termini, l'offerta oggetto di volantino corrisponde all'importo veramente versato dal consumatore per i servizi che vengono forniti durante il periodo della crociera?

Abbiamo accertato che in molte circostanze il prezzo pattuito e versato dal turista non corrisponde al costo della crociera pubblicizzato dalle principali compagnie che operano nel settore.

In altre parole, la crociera “tutto compreso” comprende al suo interno una serie di costi occulti, non pattuiti tra le parti che lievitano il costo finale pagato dall'acquirenti.

Alcuni esempi:

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1. Quota di servizio.

Viene chiamato quota di servizio” (usualmente presentato con la dicitura inglese service charge) e corrisponde alla famosa mancia che viene offerta al camerire a ristorante.

La fondamentale differenza che esiste tra la mancia e il service charge è quest’ultimo viene imposto al cliente, è giornaliero, e l'importo è stabilito dalla società di crociere.

Insomma, il consumatore deve limitarsi a pagare l'ulteriore importo stabilito.

La quota di servizio è una somma che usualmente viene versata ad ogni crociera prima di partire o, più di frequente, al termine del periodo di vacanza ed è giustificata dalla società con il fine di garantire i servizi ricevuti a bordo e mantenere alti gli standard qualitativi.

Il turista viene a sapere dell'esistenza di questo costo solo all'atto di salita sulla nave, attraverso un documento (a volte redatto in inglese) che è costretto a sottoscrivere e solo al termine della vacanza tale somma gli viene addebitata sul conto.

Questo importo – che muta tra i 7 e i 15 euro per giorno – è assolutamente irrituale e, fino a prova contraria, non dovuta (si è mai sentito di obbligo a pagare la mancia?).

La conseguenza è che per una crociera di 7 giorni lungo il Mar Mediterraneo per due persone la quota che può essere versata dalla coppia può superare i 100 euro (in alcuni casi i 200 euro).

Ora appare evidente, al di là del non obbligo a pagare questa somma, che l'importo pagato dall'acquirente è superiore a quello pubblicizzato.

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2. Servizi a bordo

La crociera “tutto compreso” in realtà non riguarda tutti i servizi che vengono offerti al cliente sulla nave, in quanto alcune attività (servizio di palestra – servizio di acconciatura – connessione internet etc.) devono essere pagati dal turista.

Ancora una volta, vengono pubblicizzati servizi che per essere goduti dal partecipante alla crociera devono essere dallo stesso pagati.

Come già suggerito in un nostro precedenti incontro a Trentino inBlu radio, prima di acquistare un periodo in crociera, o almeno durante il periodo di vacanza, è meglio avere ben chiaro quali servizi sono compresi nel prezzo e quali invece sono esclusi.

In ogni caso, riteniamo poco trasparente che la società non indichi con chiarezza quali servizi sono esclusi da quelli offerti nel pacchetto “tutto compreso” tanto che il consumatore si trova ad affrontare spese extra da pagare solo durante il tragitto oggetto di crociera.

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3. Escursioni

Abbiamo ricevuto alcune segnalazione con le quali alcuni ascoltatori hanno segnalato che alcune escursioni, pubblicizzate come comprese nel prezzo di crociera, sono state poi addebitate al turista.
Molto spesso questi costi, così ci è stato riferito, vengono addebitati in automatico come “extra” privi di reale giustificazione.

Anche in tali casi, questi costi aggiuntivi rendono più elevato il costo pagato dal cliente per il proprio periodo di crociera.

Cosa fare in queste circostanze? Una prima possibilità è quella di rifiutarsi di pagare queste somme non dovute e contestarne la fondatezza quando siete saliti in nave, o al più tardi durante il viaggio.

Più realistica la possibilità di pagare immediatamente le somme non dovute e provvedere a richiedere il rimborso in seguito alla società che organizza la crociera.

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