Un anno dopo l'avvio della vicenda giudiziaria Volkswagen per l'affaire dieselgate, negli Stati Uniti si arriva alla resa dei conti in merito al risarcimento dei danni subiti dai consumatori che hanno acquistato veicoli equipaggiati con motore diesel EA189 (vedi).
E quindi, vediamo cosa è successo negli ultimi mesi tra Europa e Stati Uniti nello scandalo VW.
USA - L'avvio di azioni collettive, nonché l'intervento dell'Antitrust federale, hanno portato Volkswagen a trovare un accordo con il quale si impegna a pagare circa 14,7 miliardi di euro in favore dei proprietari di veicoli del Gruppo alimentati a diesel.
Secondo le ultime indiscrezioni, l'accordo raggiunto tra le parti dovrebbe prevedere due opzioni per i proprietari delle auto:
(a) il proprietario può rivendere il proprio veicolo a Volkswagen, incassando il relativo importo stabilito tra le parti, oltre ad una ulteriore somma a titolo di risarcimento;
(b) nel caso di contratto di leasing, può essere prevista la risoluzione del contratto di leasing senza alcuna penalità.
Volkswagen ha previsto lo stanziamento di dieci miliardi per il riacquisto degli autoveicoli, oltre ai restanti miliardi destinati al risarcimento dei consumatori proprietari dei veicoli che intenderanno mantenere la propria auto, con il cambiamento della centralina e il risarcimento aggiuntivo di una cifra tra i cinquemila e i diecimila dollari.
La società tedesca, infine, destinerà un ulteriore importo al fondo federale destinato per l'ambiente e la tutela delle aree verdi protette.
EUROPA - Se negli Stati Uniti si sta rapidamente arrivando ad una soluzione della vicenda, in Europa si sta procedendo tutto in maniera più lenta e pochi credono che si potrà ottenere la medesima soluzione raggiunta negli Stati Uniti.
E la ragione principale di questa difficoltà è stata resa nota in modo chiaro dall'amministratore di VW, Matthias Mueller, secondo il quale il numero elevato di veicoli del Gruppo alimentati a diesel presenti in Europa rende quasi impossibile una piattaforma di accordo simile a quella realizzata negli USA.
Ed anche le inchieste avviate dalle autorità di controllo, vedasi l'Antitrust italiana (vedi), non hanno ancora portato ad una soluzione idonea a tutelare gli interessi dei consumatori proprietari dei veicoli diesel EA189.
ITALIA - Nel frattempo, anche Volkswagen Group Italia S.p.a. ha cominciato ad inviare lettere con le quali invita i proprietari di questi veicoli a recarsi presso una delle officine autorizzate per l'intervento sostitutivo gratuito, come potete leggere di seguito.
VW chiarisce che, a sua detta, "la sua vettura è tecnicamente sicura e idonea alla circolazione su strada senza alcuna limitazione", ma allo stesso tempo "la invitiamo a procedere con l'aggiornamento fissando un appuntamento in officina con un Service Partner Volkswagen di sua scelta".
Qui di seguito, la comunicazione di Volkswagen.
Lettera Volkswagen luglio 2016 by Consumatore Informato on Scribd
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