giovedì 7 luglio 2011

Dl sviluppo: sciopero magistrati tributari contro riforma commissioni

Fonte: Radiocor.ilsole24Ore

Rischio paralisi attivita' commissioni tributarie' (Il Sole 24 Ore Radiocor) - , 06 lug - La magistratura tributaria incrocia le braccia contro la norma del  che prevede la riforma delle  con l'estromissione dai collegi dei professionisti. "Le tre giornate di sciopero indette per il 4, il 5, e 6 luglio - commenta il presidente dell'Associazione Magistrati Tributari (Amt), Ennio Attilio Sepe - hanno fatto registrare un'adesione altissima. In  si e' raggiunta la quasi totalita' di assenza dalle udienze e comunque la percentuale di adesione non e' mai scesa, mediamente, al di sotto del 90 per cento". Secondo Sepe "i giudici tributari hanno profondamente condiviso le ragioni di una protesta contro la riforma proposta dal ministero dell'Economia, intesa a creare una giustizia domestica, a controllare le Commissioni nelle sue strutture amministrative, a espellere competenze tecniche qualificate ed indispensabili per il giudizio tributario". L'Amt, prosegue Sepe, "fa presente che l'avventurosa iniziativa del ministero, oltre a porsi in contrasto con principi di ragionevolezza, ai sensi dell'articolo 3 della Costituzione, e' destinata, se andasse in , a creare la paralisi della giustizia tributaria in quanto l'80% degli attuali giudici andrebbe dichiarato decaduto. Infatti su 3.751 giudici oltre tremila dovrebbero abbandonare le commissioni tributarie, che di conseguenza, non sarebbero in grado di gestire il contenzioso per molti mesi, se non per qualche anno, fino a quando non si ricostituisse il nuovo organico dei giudici tributari, in ordine al quale l'attuale trattamento economico non costituirebbe certamente un incentivo". Per il presidente dell'Amt "appare evidente l'improvvisazione della iniziativa legislativa del ministero che si e' attivato senza conoscere non soltanto i dati di fatto costituiti dall'attuale composizione delle commissioni, ma anche di prevedere le conseguenze che si verificherebbero, soprattutto in danno della tutela giurisdizionale dei cittadini esposti 'sine die' all'aggressione delle Agenzie e degli agenti di riscossione. Siamo all'ultimo capitolo di una storia che ha fino ad dimostrato l'incompatibilita' del ministero dell'Economia e delle Finanze a gestire la giustizia tributaria nonostante sia parte sostanziale degli interessi oggetto delle relative controversie e mero strumento dell'Agenzia delle Entrate". Dlu (RADIOCOR) 06-07-11 12:26:45 (0156)PA 5

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