martedì 23 agosto 2011

Federcontribuenti e la crisi: le proposte del Presidente Finocchiaro


La crisi economica e finanziaria in questi giorni ha mostrato tutta la sua drammaticità. Di fronte a questa situazione anche noi vogliamo essere protagonisti di idee e proposte per fare uscire l'Italia da una crisi che non è solo nazionale ma che attraversa l'intero pianeta. Considerato che noi siamo il Paese con il terzo debito piu' alto al mondo, questo non puo' esimerci da un maggior senso di responsabilità e dall'intraprendere misure di risanamento rigorose, tenendo conto dell'equità e della giustizia sociale. Ci troviamo purtroppo di fronte ad una politica incapace di dare risposte serie. Ed è per questo che è giunto il momento che il popolo italiano si faccia sentire. E lo faccia non attraverso una sterile e ripetitiva protesta. Servono come ai tempi della grande risposta popolare al terrorismo e alla mafia, proposte costruttive e un forte senso di unità nazionale.  Serve sollecitare la politica e anche le organizzazioni rappresentative degli interessi collettivi. Bisogna diventare cittadini attivi che propongono in tutti i luoghi di partecipazione i drammi dell'Italia vera, quella che lavora e quella che il lavoro non ce là.  L'occasione è data anche da questa manovra economica che sicuramente mette in discussione tanti diritti acquisiti e colpisce maggiormente le fascie piu' deboli della popolazione. Una manovra che riduce pesantemente anche risorse alle autonomie locali e questo avra' una ricaduta sui settori piu' deboli della società. Una riduzione degli investimenti colpisce lo sviluppo complessivo della società e dunque anche  quel tessuto ampio e tutto italiano che è dato dalla piccola e media impresa. Fra le misure possibili il governo sta pensando all'aumento delle aliquote Iva, che produrrebbe una ulteriore restrizione dei consumi e il rischio di un aumento dell'inflazione. 

ALCUNE NOSTRE PROPOSTE:

Noi di Federcontribuenti,diciamo assolutamente no ad un'aumento generalizzato dell'IVA su tutti i beni. Si puo' ragionare su un aumento anche di 5 punti ma solo sui beni di lusso,anche se vanno introdotte clausole di salvaguardia per i beni di lusso di produzione nazionale. Un'altra misura che crediamo non sia rinviabile è l'applicazione di una patrimoniale per i possessori di grandi patrimoni, la reintroduzione dell'imposta di successione per eredità superiori per singolo erede a somme liquide che eccedano i 500.000 euro e di natura immobiliare che eccedano il valore di 1.500.000,00, l'applicazione di una imposta sostitutiva dell'uno per cento sui depositi bancari  e su tutte le forme di risparmio che eccedano i 500.000,00 euro, una lotta all'evasione fiscale basata sugli accertamenti patrimoniali, la ripresa della tassazione ai fini Ici della prima casa per tutti i possessori di almeno quattro immobili o che abbiano un reddito eccedente i 120.000,00 euro, un contributo di solidarietà per tutti i possessori di pensioni superiori a 120.000,00 euro, la deducibilità del 15% del proprio reddito di tutti i costi sostenuti attraverso scontrini fiscali, ricevute fiscali e fatture per i beni essenziali al mantenimento personale e della famiglia, l'applicazione certificata del vincolo di bilancio per lo stato, le regioni e le autonomie locali, la riduzione del 60% dei costi della politica nazionale e delle autonomie locali, il vincolo di bilancio per le spese della sanità, l'obbligo da parte dello Stato e delle autonomie locali di predisporre un piano annuale d'investimenti attraverso le procedure di finanza di progetto, l'obbligo da parte del Ministero dei Beni Culturali di concerto con le autonomie locali della predisposizione di un piano straordinario di concessioni pluriennali per la gestione dei beni culturali nazionali con la previsione di apposite defiscalizzazioni, l'abolizione delle provincie e delle comunità montane,la predisposizione di un piano straordinario per la realizzazione nelle aree svantaggiate di zone defiscalizzate per l'insediamento produttivo di imprese nazionali e straniere, la reintroduzione dei crediti d'imposta automatici, la stesura di un piano energetico nazionale che incentivi ulteriormente gli investimenti in questo settore cosi' come nel riciclo dei rifiuti. Queste sono alcune delle nostre proposte, Giovedi presenteremo il documento completo perche' anche la nostra organizzazione intende dare un contributo concreto per fare uscire l'Italia dalla crisi senza colpire lo sviluppo, le fascie deboli della popolazione e l'Italia che produce.

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