COMUNICATO STAMPA
GAS: ANTIRUST AVVIA ISTRUTTORIA NEI CONFRONTI DI ENI PER POSSIBILE ABUSO DI POSIZIONE DOMINANTE
NEL MERCATO DEL TRASPORTO INTERNAZIONALE DI GAS
Decisione adottata alla luce di
una segnalazione presentata da Gas Intensive, il consorzio costituito da
8 associazioni di categoria che rappresentano le imprese italiane
grandi consumatrici di gas naturale.
L’Autorità Garante della Concorrenza e
del Mercato, nella riunione del 6 marzo 2012, ha deciso di avviare
un’istruttoria per verificare se Eni, in violazione delle norme europee
sulla concorrenza, abbia abusato della posizione dominante detenuta nei
mercati del trasporto internazionale di gas in Italia (attraverso i
gasdotti TAG e Transitgas, che consentono il trasporto del gas
acquistato presso i mercati spot europei), con conseguenze principalmente sulla fornitura di gas ai clienti industriali.
La decisione, notificata oggi nel corso
di alcune ispezioni condotte dai funzionari Antitrust in collaborazione,
come di consueto, con il Nucleo tutela mercati della Guardia di
Finanza, è stata adottata alla luce di una segnalazione presentata da
Gas Intensive, il consorzio costituito da 8 associazioni di categoria
che rappresentano le imprese italiane grandi consumatrici di gas
naturale. Gas Intensive, in qualità di centrale di acquisto, negozia
l’acquisto di gas a condizioni più vantaggiose di quelle che le singole
imprese socie sarebbero in grado di ottenere sul mercato, nonché
gestisce direttamente le attività connesse al trasporto e allo
stoccaggio di gas naturale.
Secondo Gas Intensive, a partire da
aprile 2011, Eni, per la prima volta dopo anni, non avrebbe più
organizzato aste per la cessione della capacità di trasporto da essa
detenuta ma della quale non pianificava di servirsi per le proprie
importazioni sui gasdotti Tenp/Transitgas e TAG. In questo modo Eni, che
detiene la quota prevalente dei diritti di capacità sui gasdotti TAG e
Transitgas, ha limitato la disponibilità di capacità di trasporto per
altri importatori (trasportatori e utilizzatori finali/clienti
industriali che fanno ricorso all’autoapprovvigionamento), a fronte di
un sostanziale sottoutilizzo dei gasdotti. Il comportamento si è
realizzato in presenza di un differenziale positivo tra prezzi italiani e
prezzi prevalenti sugli hub europei (intorno ai 5€/MWh),
superiore ai costi necessari a trasportare quel gas in Italia (circa
2€/MWh), nonché proprio in occasione della prima assegnazione agli
utenti finali grandi consumatori di gas della nuova capacità di
stoccaggio prevista ai sensi del d.lgs. 130/2010. Per Gas Intensive la
mancata indizione delle aste per la capacità ha quindi impedito ai
grandi consumatori industriali consorziati di rifornirsi di gas “estivo”
sui mercati esteri a prezzi più convenienti e di sfruttare le nuove
opportunità di stoccaggio offerte dal nuovo quadro normativo.
Secondo l’Antitrust, la condotta di Eni,
se volta ad ostacolare forme di approvvigionamento indipendente di gas
tese a sfruttare le condizioni di favore dovute al differenziale tra i
prezzi italiani ed i prezzi europei, appare idonea a peggiorare le
condizioni concorrenziali sul mercato della fornitura di gas ai clienti
industriali.
L’istruttoria dovrà concludersi entro il 15 marzo 2013.
Roma, 8 marzo 2012
tratto da www.agcm.it
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