domenica 14 dicembre 2014

Debt agency - AGCM sanziona la pubblicità ingannevole

La crescita del contenzioso tra banca ed utenti ha favorito la nascita e lo sviluppo di una attività di consulenza ed assistenza da parte di agenzie in favore di utenti privati e piccole società, volta ad accertare l'eventuale applicazione da parte dell'istituto di credito di condizioni contrattuali illegittime o, addirittura, usurarie.

Il servizio di debt agency viene fornito da numerose società, le quali offrono ai rispettivi clienti valutazioni in merito alla possibilità di poter recuperare i maggiori importi trattenuti dalla banca negli anni, nei diversi rapporti bancari, per illegittimo anatocismo bancario, condizioni usura, commissioni non pattuite etc.

La condotta di una di questa società, SDL Centro servizi, è stata oggetto di intervento da parte dell'Autorità garante della concorrenza e del mercato, la quale ha avviato una indagine in merito al messaggio pubblicitario promosso via internet e finalizzato ad offrire attività di analisi contabile e consulenza finanziaria a società e consumatori.

L'Antitrust, a seguito di segnalazione proveniente da Adusbef, ha rilevato alcune incongruenze nelle comunicazioni fornite dal professionista ai potenziali destinatari del messaggio pubblicitario, qualificandolo come pubblicità ingannevole ed irrogando una sanzione amministrativa di 100.000,00 alla società bresciana.

AGCM ha accertato, in particolare, che il messaggio proposto dalla società sarebbe ingannevole per le seguenti ragioni:

- Il professionista avrebbe fatto intendere, in modo fuorviante, che un primo controllo della posizione bancaria sarebbe avvenuto da parte di una ONLUS, mentre invece non viene chiarito che "il servizio è, in realtà, svolto non da una ONLUS, ma da una società di consulenza che opera in forma di società per azioni e che viene autorizzata dalle imprese interessate a trattare i propri dati." (Vedi, di seguito, provvedimento AGCM).

- La perizia iniziale offerta dalla società SDL non fornirebbe, come si legge nel provvedimento di AGCM, una consulenza completa, bensì "si concretizza in una mera generica "analisi preliminare", a seguito della quale non viene redatto alcun rapporto ne tantomeno una perizia, come il cliente si potrebbe aspettare ma solo espresso "un giudizio circa la possibilità di ottenere un valore recuperabile connesso al contratto realizzato""(Vedi, di seguito, provvedimento AGCM).

Solo in seguito, chiarisce il Garante, SDL avvia una valutazione completa della posizione, a seguito della sottscrizione di un articolato contratto a titolo oneroso denominato "gold" o "silver", di cui, si legge nel provvedimento, non viene fatto cenno nelle pagine internet.

- L'Antitrust osserva, inoltre, che la relazione tecnica viene svolta da parte della società solo a seguito del successivo contratto a titolo oneroso "che richiede il pagamento di un corrispettivo (pari al 25% del "vantaggio economico e/o risarcimento danno"), o il pagamento dell'assicurazione aggiuntiva in caso di soccombenza giudiziale (pari a € 400,00, ad esempio, nei contratti "Silver"), al fine di ottenere una perizia tecnica econometrica accompagnata da un rapporto scritto(Vedi, di seguito, provvedimento AGCM). E pare di comprendere che, a detta dell'Antitrust, i seguenti aspetti non siano delineati in modo chiaro ed univoco nel messaggio pubblicitario rappresentato dalla società a mezzo del suo sito web.

- L'Antitrust censura, inoltre, la certificazione dell'esito della pre analisi che presente in Internet: "affermazioni presenti nel sito Internet oggetto di contestazione, quali "Certifichiamo l'esito della pre analisi" e quella di "Emissione perizia certificata", riportata anche nella versione da ultimo modificata ed attualmente in diffusione, presentano ulteriori aspetti di ambiguità laddove lasciano intendere che il professionista rediga "perizie" dotate di apposito riconoscimento e certificazioni rilasciate da un Organismo certificatore riconosciuto a livello istituzionale. In realtà, per stessa ammissione del professionista, nonché dalla documentazione in atti emerge che  le perizie econometriche risultano essere costituite da un mero "parere pro veritate" e soltanto il software con cui SDL effettua la pre analisi é dotato di un'attestazione di un Ente universitario che si limita ad affermare "l'effettiva correttezza e congruità di tale software, nonché la sua piena adeguatezza a rappresentare la posizione dei clienti". Tale circostanza, dunque rende la reclamizzate "perizie certificate" di indimostrata spendibilità presso le sedi opportune.(Vedi, di seguito, provvedimento AGCM).

L'Autorità Garante riconosce che le modifiche apportate al sito web da parte di SDL nelle more del procedimento, quale l'eliminazione della qualifica di ONLUS, hanno parzialmente risolto il rilievo sollevato, eliminando una anomalia pubblicitaria.

A seguito dell'intervento, accertato il contenuto di ingannevole del messaggio pubblicitario, la società è stata sanzionata per euro 100.000,00 ed è stato fatto divieto di proseguire nella diffusione del messaggio commerciale.

Ricordiamo, però, che SDL potrà impugnare il provvedimento amministrativo, entro 60 giorni, e chiedere che sia annullato, difendendo avanti al TAR la propria posizione.

Di seguito, il provvedimento di AGCM.  

Credit crunch - pubblicità ingannevole

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