Riteniamo positiva la decisione assunta dalla FCC (Federal Comunication Commission) di non modificare le attuali norme che regolano la rete negli Stati Uniti d'America, impedendo la violazione, o comunque l'alterazione, del principio della net neutrality.
La neutralità della rete è, invero, un principio importantissimo che ha da sempre regolato la vita virtuale, e stabilisce che Internet non appartiene ad alcuno in particolare, ma a tutti, e quindi chiunque può giovarsene liberamente, senza dover sottostare a specifiche restrizioni, specialmente di carattere economico (se volete saperne di più, potete leggere la pagina di wikipedia).
L'Agenzia governativa indipendente è stata chiamata a decidere se il traffico su Internet deve essere fornito verso gli utenti in modo uguale e senza distinzione o se possono essere introdotte potenziali differenze, anche di carattere economico, nell'erogazione del servizio, , come voluto da alcune grosse multinazionali.
L'argomento oggetto di decisione era veramente di rilievo, nonostante il generale disinteresse dei mass media italiani, ed ha caratterizzato le discussioni degli ultimi tempi, in quanto alcuni provider hanno chiesto la possibilità di poter offrire determinati pacchetti di servizi (film - sport - news) ad una velocità di rete più elevata, con maggiore aggravio economico per l'utente.
La FCC ha affermato un principio fondamentale, ossia che Internet rientra tra i beni comuni (commons) e come tale non può essere oggetto di una regolamentazione finalizzata a limitare/vietare l'utilizzo di questo bene.
La decisione assunta dalla Federal Comunication Commission non può che essere condivisa, e consente di mantenere centrale il principio della neutralità della rete, impedendo a qualche grande provider di monopolizzare il mercato, con grave danno per i consumatori.
Internet rimane, al momento, uguale per tutti e si spera che questo principio possa caratterizzare la rete ancora per molto tempo, consentendo a tutti di poter accedere al web in modo uguale e senza limitazioni o barriere.
Nessun commento:
Posta un commento