domenica 6 dicembre 2015

Anche il condominio è un consumatore e può giovarsi delle tutele previste dal Codice del consumo

Questa domenica vi proponiamo in visione la recente sentenza con la quale la Corte di Cassazione ha ribadito che anche il condominio può essere un consumatore, e può giovarsi delle tutele previste dal Codice del Consumo.

La Cassazione ha, più precisamente, stabilito che al contratto concluso dall'amministratore con un professionista debba essere applicata la normativa prevista per i consumatori.

L'amministratore, infatti, agisce come mandatario con rappresentanza dei singoli condomini, i quali singolarmente sono dei consumatori (ossia persone fisiche che operano per scopi estranei alla propria attività professionale), e quindi meritevoli della tutela prevista dal Codice del Consumo.

I Giudici di legittimità hanno applicato, sotto questo profilo, la tradizionale definizione giurisprudenziale del condominio, considerato ente di gestione sprovvisto di personalità giuridica propria e distinta da quella dei singoli condomini.

Ne consegue che le conseguenze giuridiche dei negozi conclusi dall'amministratore producono gli effetti giuridici nella sfera giuridica di ogni singolo condomino, il quale, essendo consumatore, deve potersi giovare delle tutele previste dal D. Lgs. n. 206/2005.

Qui la sentenza.  

Condominio = consumatore

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