Il quesito proposto con questo post non è di facile soluzione, in quanto girando in rete potrete trovare numerose proposte di acquisto di collari anche sulle principali piattaforme digitali (vedasi Amazon).
Tali offerte commerciali si sono sviluppate nonostante vi sia un crescente numero di persone che ritiene il collare elettronico una forma di barbarie verso gli animali.
Il collare elettronico è un particolare sistema che consente, con segnali elettrici, al padrone (detentore?) di impedire determinate condotte dell'animale, legando un determinato comportamento ad un dolore fisico impresso alla povera bestia.
La Corte di Cassazione - Sezione Penale è intervenuta in materia in più circostanze riaffermando il fondamentale principio di divieto di utilizzo di questo congegno per l'addestramento dell'animale.
In particolare, la Cassazione sostiene che se il prodotto cagiona all'animale un disagio psicofisico, tale condotta integra il reato di maltrattamento ex art. 544 ter c.p., nel caso di collare antiabbaio, mentre nel caso di addestramento dell'animale il più mite reato di cui all'art. 727 c.p. (vedi qui).
Per tale ragione, molti esperti del settore si sono chiesti se la vendita di questo prodotto non debba essere vietata, prevedendo specifiche sanzioni.
La Corte di Cassazione - Sezione Penale è intervenuta in materia in più circostanze riaffermando il fondamentale principio di divieto di utilizzo di questo congegno per l'addestramento dell'animale.
In particolare, la Cassazione sostiene che se il prodotto cagiona all'animale un disagio psicofisico, tale condotta integra il reato di maltrattamento ex art. 544 ter c.p., nel caso di collare antiabbaio, mentre nel caso di addestramento dell'animale il più mite reato di cui all'art. 727 c.p. (vedi qui).
Nel primo caso, ossia laddove il collare sia esclusivamente utilizzato per bloccare/inibire il cane dalla sua funzione naturale (abbaiare), la condotta della persona integra il reato più grave del maltrattamento di animale.
Nel caso in cui, invece, il collare sia utilizzato per addestramento dell'animale, l'autore è soggetto ad un reato più mite, ossia quello di abbandono.
Come già chiarito nel blog, la tipologia di reato contestabile all'autore varia a seconda delle circostanze oggettive e la volontà manifestata dal padrone dell'animale.
Per tale ragione, molti esperti del settore si sono chiesti se la vendita di questo prodotto non debba essere vietata, prevedendo specifiche sanzioni.
Invero, è stata anche provata la strada legislativa per bloccare la commercializzazione del collare elettrico, ma ad oggi non esiste alcun specifico divieto e ciò, a nostro parere, perché non è sanzionato il mero possesso del collare ma il suo utilizzo abusivo - offensivo verso l'animale.
Riteniamo, in tal senso, che il divieto - o comunque una regolarizzazione - della vendita del collare elettrico, anche attraverso una chiara informativa sulle caratteristiche/rischi fornita al cliente, è auspicabile per la tutela dell'animale.
Ora, sebbene la Cassazione continui a ritenere illegale l'utilizzo di tali prodotti, possiamo notare la loro vendita in rete, con buona pace di tutti coloro che si sono dichiarati contrari a questo strumento dannoso per i nostri piccoli amici.
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