domenica 12 maggio 2019

Bolletta del gas troppo alta? Liquigas deve dimostrare il corretto funzionamento del contatore

Negli ultimi anni non sono diminuite le lamentele dei consumatori in materia di fornitura di gas ed energia elettrica, nonostante l'installazione di contatori di ultima generazione che dovrebbero garantire una corretta rilevazione dei consumi.

In questo blog, ancora di recente, abbiamo affrontato l'argomento, proponendo alcuni consigli a coloro che ritengano troppo elevato il costo per la fornitura di energia elettrica e gas (qui un approfondimento).

Invero, sono ancora molti i casi di fatture con consumi non congrui o non correttamente determinati, od ancora i casi di contatori non funzionanti (o malfunzionanti), così come riconosciuto dalla stessa società venditrice, o dal fornitore del gas. 

Assume, sotto tale profilo, interesse la recente ordinanza della Corte di Cassazione, resa nei confronti del fornitore di gas Liquigas, ove il Giudice di legittimità ha ribadito un principio importante: il consumo indicato nel contatore ha solo valore di presunzione semplice, ed è onere del fornitore del gas quello di dimostrare il suo perfetto funzionamento.

Il principio, elaborato dalla Corte di Cassazione, Sezione V-3 civile, con l'ordinanza 6 marzo 2019, n. 6562 che potete leggere di seguito, parte dal presupposto che nel contratto di somministrazione del gas, il fornitore che predispone il sistema di rilevazione del prodotto utilizzato dal cliente, deve dimostrare la correttezza del dato riportato.


La Suprema Corte ha dunque chiarito su chi grava, in tema di contratti di somministrazione, l’onus probandi, nel caso in cui il cliente contesti la validità dei dati elaborati dal contatori ed in particolare i consumi dichiarati.

E quindi, richiamando l'orientamento formatosi in materia, la Cassazione ha stabilito che a fronte della contestazione dei consumi da parte del cliente, il fornitore deve provare che il contatore funziona in modo appropriato che non vi sono stati danni o altri eventi esterni che lo abbiano alterato, e che il dato elaborato è conforme al consumo.

Qui di seguito, l'ordinanza n. 6562/2019 della Corte di Cassazione.

Nessun commento:

Posta un commento

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...