L'Autorità di regolazione per energia reti e ambiente (ARERA) ha di recente focalizzato la propria attenzione, tra le altre, su coloro che omettono di pagare le fatture per la fornitura di acqua, venendo incontro alle esigenze dei consumatori morosi, ma volenterosi di dare adempimento ai propri doveri verso la società che fornisce questo servizio essenziale.
Con il provvedimento n. 158/2019/R/IDR, ARERA ha raccolto tutte le informazioni provenienti dagli operatori del settore, ed introdotto alcune linee guida che dovranno essere seguite dagli enti/società del settore che vorranno recuperare il proprio credito nei confronti dei consumatori inadempienti.
L'intervento dell'Autorità garante è finalizzato a regolare la materia in particolare per le utenze condominiali, proponendo alcuni spunti interessanti, e positivi, per i consumatori.
Vediamo le novità introdotte da ARERA.
(1) Gli utenti oggetto di richiesta di pagamento della fattura, attraverso la classica lettera di messa in mora, potranno pagare il proprio debito in due o più momenti: metà del debito viene versata subito, mentre il residuo importo può essere versato entro i sei mesi successivi;
(2) ARERA consente al soggetto gestore del servizio acqua di limitare/sospendere la fornitura del servizio nel caso di morosità perdurante.
Il gestore può perfino adottare il provvedimento più estremo, ossia la disattivazione della fornitura idrica, laddove il cliente non ottemperi al pagamento del debito entro il termine di sei mesi dalla data di invio della messa in mora.
E quindi, se da una parte l’Autorità viene incontro all'esigenza dei consumatori, dall'altra legittima in modo chiaro ed inequivocabile le interruzioni del servizio operate dal gestore del servizio acqua.
Peraltro, questa disattivazione del servizio nei condomini dovrebbe divenire, in futuro, "selettiva": ossia i condomini che hanno pagato il servizio potrebbero continuare ad usufruire dell'acqua, attraverso un contatore individuale, mentre coloro che non pagano potranno vedere chiuso il rubinetto.
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