sabato 4 ottobre 2025

L’Antitrust rafforza la tutela dei consumatori digitali: poteri speciali e misure d’impatto

Nuovi poteri per l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) chiamata a sorvegliare il mercato digitale, verificando il rispetto delle regole per la tutela del consumatore.

AGCM viene dotata di nuove leve normative e strumenti concreti per agire con più incisività contro le pratiche scorrette e per tutelare chi acquista online—anche quando l’azienda coinvolta opera da oltre confine.


1. Le radici normative: Decreto “Asset” e “Decreto legislativo 185/2021” (ECN+)

Quali sono stati i passaggi che hanno portato ad ampliare i poteri dell'Antitrust?

a.- Il Decreto-Legge 10 agosto 2023, n. 104, convertito nella Legge 9 ottobre 2023, n. 136 (noto come Decreto Asset), all’art. 1, comma 5, ha affiancato all’AGCM poteri storicamente rivolti solo al trasporto aereo—ma ora interpretati in termini generali per ogni mercato. In concreto, se un’indagine conoscitiva rileva “distorsioni alla concorrenza con pregiudizio per i consumatori”, l’Autorità può imporre “ogni misura strutturale o comportamentale necessaria e proporzionata” per correggere il mercato .

b.- Va ricordato inoltre il Decreto legislativo n. 185/2021, di recepimento della Direttiva UE 2019/1 (ECN+), che ha rafforzato il sistema nazionale di tutela della concorrenza, attribuendo all’AGCM poteri d’indagine, strumenti sanzionatori e maggiore indipendenza operativa 

c.- Il Consiglio di Stato, con parere del gennaio 2024, ha chiarito che tali poteri non sono circoscritti al settore aereo, ma si estendono a tutta l’economia, dove l’Autorità rilevi anomalie strutturali. Successivamente, l’AGCM ha avviato una consultazione (marzo 2024) e ha pubblicato una propria Comunicazione interna per attivare l’attuazione pratica dei nuovi poteri espandendo la portata delle sue azioni 


2. Cosa può fare l’AGCM: dai rilievi ai rimedi operativi

Ad oggi, se l’Autorità rileva nel corso di un’indagine conoscitiva (anche senza aprire un’istruttoria formale) comportamenti lesivi della concorrenza e dei consumatori, può:

  • imporre rimedi strutturali e comportamentali, come dismissioni, modifiche organizzative o commerciali;
  • accettare impegni vincolanti spontaneamente offerti dalle imprese;
  • comminare sanzioni per inottemperanza a detti impegni 

Nel settore della tutela dei consumatori, l’AGCM può applicare sanzioni fino a 10 milioni di euro in caso di violazioni gravi del Codice del Consumo, come pratiche ingannevoli, dichiarazioni false o omissioni rilevanti 

Inoltre, l’istruttoria non è più il solo strumento: grazie ai nuovi poteri, l’Autorità può accedere a qualsiasi tipo di supporto dati, anche virtuale, e ispezionare domicili aziendali, pur con autorizzazione giudiziaria, in casi di urgenza e tutela dei diritti individuali 


3. Impatto reale per i consumatori: più protezione, meno furbate

I nuovi poteri si traducono in un’azione più rapida, efficace e di portata preventiva nei confronti di chi adotta pratiche scorrette o ingannevoli, anche operando dall’estero. Il fatto che misure comportamentali possano essere richieste “anche prima di un’istruttoria formale” è una svolta.

Consumatori: finalmente possono contare su un Autorità capace di intervenire tempestivamente su scenari digitali complessi (es. algoritmi di prezzo, piattaforme online, clausole vessatorie).

Imprese: l’inasprimento delle sanzioni e la possibilità di rimedi strutturali rappresentano disincentivi forti contro condotte scorrette.

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